Bologna: furti di opere d’arte, 5 arresti

Cinque pregiudicati campani - residenti tra le province di Brescia, Napoli e Asti - sono stati arrestati perché indagati a vario titolo di furto di opere d'arte

ROMA – Cinque pregiudicati campani – residenti tra le province di Brescia, Napoli e Asti – sono stati arrestati perché indagati a vario titolo di furto di opere d’arte.

Ad eseguire l’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, i Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) – Nucleo di Bologna – tra Bologna, Brescia, Napoli, Casandrino (NA), Castrezzato (BS) e Grana (AT), coadiuvati da quelli dei Nuclei TPC di Napoli, Monza, Torino, Venezia e dell’Arma territoriale.

 I furti sono stati commessi all’interno di esercizi commerciali di settore, ville nobiliari, musei, luoghi di culto e abitazioni private in genere. La commercializzazione illecita dei beni d’arte trafugati è avvenuta anche tramite rivenditori compiacenti, azioni portate a termine in particolar modo tra l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Piemonte e le Marche dal mese di settembre del 2017 alla fine del 2018.

Le investigazioni, avviate nel mese di settembre 2017, sono partite dal furto aggravato denunciato ai Carabinieri dell’arte bolognesi da un locale antiquario, a cui, nei primi del mese, erano state portate via numerose opere d’arte, tra dipinti (oltre 30) e beni di antiquariato, per un valore che superava i 100.000 euro, beni che teneva custoditi all’interno di un magazzino a San Lazzaro di Savena (BO). I beni trafugati sono stati individuati e recuperati e già restituiti ai legittimi proprietari.

Nei confronti dei 5 arrestati, vengono ipotizzate a vario titolo, singolarmente o in concorso tra loro, le seguenti gravi azioni furtive di: numerosi beni d’arte, quali dipinti e beni di antiquariato, ai danni dell’antiquario bolognese; un cospicuo numero di dipinti, sculture di varie dimensioni e materiali, mobili, beni e oggetti di alto antiquariato, statue raffiguranti personaggi del presepe napoletano, lampadari e altri beni d’arte, per un ingente valore, sottratti da una storica dimora di Chiari (BS) nel mese di novembre 2017; svariati beni d’arte di interesse storico artistico di natura ecclesiastica e devozionale come acquasantiere del XIV secolo, candelieri in legno, una scultura, ma soprattutto una parte del coro ligneo dell’altare con sedute e inginocchiatoi, asportati dalla Chiesa Parrocchiale di San Tommaso Apostolo di Bondeno di Gonzaga (MN) nel mese di marzo 2018; molteplici beni d’arte e di antiquariato, sottratti dai magazzini di un antiquario in provincia di Asti, nel mese di aprile 2018; di un pozzo in mattoni in stile neogotico, con iscrizioni in lingua latina e inglese, sottratto da una dimora storica in provincia di Vercelli, nel mese di febbraio 2018.

Nel corso dell’attività investigativa sono state eseguite molteplici perquisizioni e sequestrati numerosi beni d’arte ed ecclesiastici di rilevanza storico-artistica, provento dei furti indicati, trovati nella disponibilità di ulteriori persone, a cui erano stati già ceduti dai componenti del consolidato sodalizio criminale, indagate a loro volta per le ricettazioni dei beni rinvenuti e sequestrati. Tra i 21 dipinti recuperati provenienti dal furto ai danni dell’antiquario bolognese figura: l’olio su rame del XVIII secolo raffigurante “Gesù che scaccia i mercanti dal Tempio”, un dipinto a olio su tela degli inizi del Settecento di scuola napoletana raffigurante “Ritratto di famiglia” e il dipinto “Lavandaia” a olio su tela di scuola inglese del XIX secolo.

(LaPresse)

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