Bologna, il Comune candida i portici a patrimonio dell’umanità

La consegna definitiva del dossier è prevista per febbraio 2020, il responso per il 2021

Foto Massimo Paolone/LaPresse

BOLOGNA – Il Comune di Bologna è pronto a presentare alla città la candidatura dei portici a patrimonio dell’umanità Unesco. Lo rende noto lo stesso Comune, annunciando che la presentazione pubblica è in programma giovedì 14 marzo alle 17 nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio. Procedono infatti spediti i lavori per l’elaborazione del dossier di candidatura dei portici a patrimonio dell’umanità Unesco, sottolinea il Comune, da presentare al ministero per i Beni e le Attività culturali (Mibac) il prossimo settembre. Il Comune è in contatto sempre più attivo e in stretta collaborazione con il Mibac e con i suoi organi periferici.

Bologna candida i suoi portici a patrimonio dell’umanità

Alla presentazione pubblica interverranno, tra gli altri, l’assessore comunale con delega al progetto della candidatura dei portici a patrimonio dell’umanità Unesco, Valentina Orioli, Francesca Riccio dell’ufficio Unesco del ministero per i Beni e le Attività culturali, Marco Valle, in rappresentanza della Fondazione Links che affianca il Comune di Bologna nel percorso della candidatura.

Gli incontri preliminari con le istituzioni cittadine

Nelle scorse settimane si sono svolti incontri preliminari con istituzioni cittadine e stakeholder, in preparazione alla prossima fase di ascolto e di confronto finalizzata a fissare gli impegni per il piano di gestione della candidatura, spiega il Comune. Sono stati coinvolti nel processo di candidatura le Biblioteche e i Musei del Comune di Bologna, fonte preziosa di conoscenza e documentazione sulla storia della città.

Il loro contributo si affianca a quello dei ricercatori dell’Università di Bologna. E saranno entrambi di fondamentale importanza per restituire nel dossier la complessità del legame fra la città e i portici. Un vero e proprio elemento determinante per la forma urbana. Ma anche per lo sviluppo civico bolognese, sottolinea la nota del Comune.

Sopralluoghi in città, l’impegno del sindaco Merola

Parallelamente i consulenti di Links hanno effettuato alcuni sopralluoghi in città per perfezionare la selezione dei tratti che faranno parte della ‘core-zone’ della candidatura. Il gruppo di lavoro tecnico, costituito a gennaio scorso dalla giunta su proposta del sindaco Virginio Merola, si è riunito per monitorare tutte le azioni, in corso o in previsione, in merito alla candidatura dei portici.

L’inserimento dei portici bolognesi nella ‘tentative list’

Dal 2006 i portici di Bologna sono inseriti nella ‘tentative list’ italiana dei siti candidati a diventare patrimonio mondiale Unesco. In questi anni si è svolto un lavoro di studio e promozione del progetto che ha coinvolto tutta la città. E ora i tempi sono maturi per sottoporre la candidatura alla fase finale di valutazione, spiega il Comune.

Per dare alla candidatura, in quest’ultima fase, la massima spinta verso il riconoscimento, il gruppo di lavoro tecnico si avvarrà della consulenza di Links Foundation, per la realizzazione del dossier. Links è un soggetto non profit che opera a livello internazionale nell’ambito della ricerca applicata ai settori dell’ingegneria e dell’architettura. Focalizzandosi in particolare su tematiche territoriali e ambientali, oltre che di informazione e telecomunicazione.

La consegna del dossier è prevista per il 2020, il responso nel 2021

A settembre 2019 una versione preliminare del dossier sarà consegnata al Mibac che lo invierà al Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti di Parigi (Icomos). E da quel momento inizierà la fase delle osservazioni. La consegna definitiva del dossier è prevista per febbraio 2020. Poi, nell’autunno dello stesso anno, seguirà la visita degli ispettori. Infine, a febbraio 2021, la città avrà il responso della commissione valutatrice.

(LaPresse)

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