Bolzano, scoperti 131 lavoratori irregolari in due mesi

Bolzano: cento controlli sono stati eseguiti dalla guardia di finanza del Trentino-Alto Adige, nei confronti di aziende agricole impegnate nell’annuale raccolta delle mele e nella vendemmia, dal 1° settembre - 31 ottobre 2018

Foto Marco Alpozzi - LaPresse

BOLZANO (LaPresse) – Bolzano: cento controlli sono stati eseguiti dalla guardia di finanza del Trentino-Alto Adige. Tutti nei confronti di aziende agricole. Esse impegnate nell’annuale raccolta delle mele e nella vendemmia, dal 1° settembre – 31 ottobre 2018, nelle province di Trento e Bolzano. I militari hanno scoperto, in 39 ditte delle 100 ispezionate, 131 lavoratori irregolarmente impiegati. Dei quali 107 in nero e 24 iscritti a libro paga ma percettori di salari ‘fuori busta’. I responsabili sono stati segnalati agli uffici del Lavoro. Per illecito impiego di manodopera e all’Agenzia delle entrate per i profili di carattere tributario. Durante i controlli sono stati scoperti anche 5 intermediari abusivi. 1 persona fisica e 4 società, 2 italiane e 2 rumene. Che si occupavano di reperire manodopera per le imprese senza essere iscritti all’Albo tenuto al ministero del Lavoro.

Denunciati i responsabili per intermediazione illecita di manodopera

Nei loro confronti è scattata la denunciata per intermediazione illecita di manodopera. In particolare, la persona fisica individuata, di nazionalità macedone e con precedenti specifici di abusiva intermediazione, avrebbe ‘fornito’ 4 braccianti a un’azienda agricola. Che li ha impiegati in nero. L’uomo si sarebbe fatto corrispondere 12 euro per ogni ora di lavoro prestata da ciascun ‘dipendente’. Una parte dei quali veniva trattenuta a titolo di provvigione. Per una delle due società abusive rumene, invece, è stata acquisita la copia di un contratto d’intermediazione di manodopera. Concluso con un agricoltore della bassa atesina, che indicava la tariffa da riconoscere per ogni lavoratore ‘intermediato’ per 0,30 € l’ora.

Le aziende agricole controllate hanno presentato anomalie nel 39% dei casi mentre, a fronte di 630 lavoratori controllati, è stata riscontrata una percentuale d’irregolarità pari a circa il 21% (un lavoratore non in regola ogni cinque). L’operazione è stata condotta in stretto coordinamento con i due servizi ispettivi del Lavoro delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Secondo quanto ricostruito dai militari il 60% dei lavoratori irregolari individuati proviene dall’Unione Europea, con particolari picchi fra gli italiani (36%) e gli slovacchi (11%). I lavoratori provenienti da zone extra Ue, Africa e Asia rappresentano il rimanente 40%, con una prevalenza di macedoni (14%). Tra questi ultimi, è stato scoperto anche un bracciante macedone. Anch’esso in nero privo di permesso di soggiorno. Il datore di lavoro è stato denunciato.

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