Brescia, simboli fascisti e armi: sequestrata la sede di Brixia Blue Boys

Erano contraddistinti da stemmi e distintivi, che hanno creato nella collettività il chiaro equivoco che si trattasse di personale appartenente ad enti pubblici preposti al controllo

Ronde di movimenti di estrema destra (Foto LaPresse - Daniele Leone)

Brescia (LaPresse) – La Digos di Brescia ha avviato un’indagine sull’associazione Brixia Blue Boys. Nell’ambito delle attività di monitoraggio sulle associazioni che svolgono beneficenza nella comunità. L’operazione ha portato all’esecuzione di provvedimenti di perquisizione e sequestro a carico della sede dell’associazione e dei suoi appartenenti. Le ipotesi di reato contestate ai membri sono quelle di usurpazione di funzioni pubbliche e porto illecito di armi e strumenti atti ad offendere.

Dalle indagini è emerso che il sodalizio Brixia Blue Boys non era iscritto nel registro prefettizio delle associazioni benefiche. E si proponeva attraverso il proprio statuto e mediante le condotte dei suoi associati, oltre allo scopo benefico di fornire aiuto e solidarietà ai bisognosi, anche una attività finalizzata alla prevenzione e contrasto della criminalità, prerogativa delle forze di polizia. Venivano eseguite vere e proprie ronde secondo schemi operativi ben definiti, da soggetti con indosso uniformi. Organizzati gerarchicamente ed orientati politicamente verso ideologie di estrema destra.

Erano contraddistinti da stemmi e distintivi, che hanno creato nella collettività il chiaro equivoco che si trattasse di personale appartenente ad enti pubblici preposti al controllo

Durante le perquisizioni sono state sequestrate armi da taglio, sfollagente, strumenti atti ad offendere ed un fucile detenuto illegalmente. Oltre ai capi di vestiario indossati dagli appartenenti al gruppo, contraddistinti da stemmi e distintivi. Che hanno creato nella collettività il chiaro equivoco che si trattasse di personale appartenente ad enti pubblici preposti al controllo e alla prevenzione dalla criminalità. Ovvero ad Istituti di vigilanza privata. Nella parte interna delle giubbe utilizzate sono stati rinvenuti simboli e stemmi chiaramente riferibili al fascismo.

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