Calcio, dopo 18 anni Genoa cambia proprietà: Preziosi cede a fondo Usa

Il club più antico d'Italia cambia proprietà e come in una sorta di ritorno al passato passa in mani straniere: fondato 128 anni fa da un gruppo di imprenditori britannici che facevano affari in città, il Genoa diventa oggi la 12esima società di calcio italiana a finire in mani americane.

Foto LaPresse - Tano Pecoraro

MILANO – Il club più antico d’Italia cambia proprietà e come in una sorta di ritorno al passato passa in mani straniere: fondato 128 anni fa da un gruppo di imprenditori britannici che facevano affari in città, il Genoa diventa oggi la 12esima società di calcio italiana a finire in mani americane. Dopo 18 anni, infatti, Enrico Preziosi ha ceduto tutte le sue quote al fondo americano 777 Partners già presente nel mondo del calcio con una piccola partecipazione azionaria nel Siviglia in Spagna. Un’operazione da circa 150 milioni di euro, di cui una ventina versati questa mattina e che di fatto hanno sancito lo storico passaggio di proprietà. Da tempo in rotta con la tifoseria, il re dei giocattoli alla fine ce l’ha fatta a trovare un compratore affidabile e intenzionato a non dilapidare un patrimonio sportivo costruito in quasi 20 anni.

Preziosi acquistò infatti il Genoa sull’orlo del fallimento nell’estate del 2003. Una storia d’amore fatta di alti e bassi, quella tra l’imprenditore campano e i tifoso rossoblu: dopo una doppia promozione conquistata dalla C alla A tra il 2003 e il 2005 con Cosmi in panchina, il Genoa si ritrovò retrocesso di nuovo in Serie C per il famoso scandalo della ‘valigetta’. Preziosi venne accusato di un tentativo di corruzione ai danni del Venezia e la conseguenza fu il ritorno in terza serie. Da lì iniziò una nuova risalita, coronata nel 2007 con una nuova promozione in Serie A con Gasperini in panchina. Da quel momento il club rossoblù, pur con qualche difficoltà, è sempre riuscito a restare in massima serie. Le vette più alte sotto la presidenza di Preziosi il Genoa le ha toccate con la storica qualificazione all’Europa League del 2009 con il quinto posto in campionato.

Il divorzio con Gasperini (uno dei tanti allenatori esonerati e poi richiamati da Preziosi, l’ultimo proprio l’attuale tecnico Ballardini) segna una pausa nelle ambizioni rossoblù. Con il ritorno del Gasp, però, nel 2015 il Grifone ottiene una nuova qualificazione per l’Europa League vanificata però dal mancato ottenimento della licenza Uefa. Ad approfittare dell’esclusione del Genoa sono i cugini della Samp, un’onta che i tifosi rossoblù non perdoneranno mai a Preziosi. Di fatto da quel momento finisce la storia d’amore e il presidente inizia una lunga ed estenuante ricerca di un possibile compratore che si è chiusa oggi. Preziosi non è stato però solo un mangia allenatori, perchè grazie al suo fiuto da talent scout hanno indossato la maglia del Genoa giocatori di grande talento, due su tutti: il Principe Diego Milito e Thiago Motta, poi protagonisti del Triplete con l’Inter.

Per i prossimo tre anni, Preziosi metterà al servizio della nuova proprietà le sue competenze. L’attuale presidente non manterrà quote azionarie del club ma rimarrà, secondo gli accordi, nel board a collaborare con la nuova proprietà. La struttura attuale, a partire dall’amministratore delegato Zarbano, resterà in carica. Per quanto riguarda la nuova proprietà, 777 Partners è una società di investimento privata con sede a Miami. Fondata nel 2015 come risultato di un’acquisizione da parte del management di SuttonPark Capital da PennantPark – si legge sul sito della società – 777 Partners ha inizialmente applicato la sua esperienza nella sottoscrizione e finanziamento di un ampio spettro di attività di servizi finanziari, creatori di attività e fornitori di tecnologia/servizi finanziari. Negli ultimi anni, l’azienda ha ampliato il proprio mandato e ora investe in sei diversi settori: assicurazioni, finanza al consumo e commerciale, finanziamento di contenziosi, prestiti diretti, media e intrattenimento e aviazione. Da oggi direttamente anche nel calcio italiano.

LaPresse

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