Calcio: Messi, Barcellona ingiusto con Koeman e Valverde

"Il Barcellona è stato ingiusto con Koeman e Valverde. Quando ci sono risultati negativi la cosa più semplice è prendersela con gli allenatori, cambiare loro e non i calciatori"

foto LaPresse

TORINO – “Il Barcellona è stato ingiusto con Koeman e Valverde. Quando ci sono risultati negativi la cosa più semplice è prendersela con gli allenatori, cambiare loro e non i calciatori. Koeman è arrivato in un momento molto difficile per il club, in cui sono partiti giocatori importanti, ma è riuscito a sostituirli con tanti giovani. La cosa più semplice è dare la colpa ai tecnici, loro lo sanno perché fa parte del mestiere”. In un’intervista rilasciata a ‘Marca’ Lionel Messi è tornato a parlare delle vicende di casa Barcellona, dall’esonero di Koeman, sostituito da Xavi in panchina, fino al ritorno di Dani Alves. “Mi ha sorpreso, soprattutto in questo momento – ha raccontato il giocatore del Psg – Penso possa essere un buon innesto, come Xavi può essere importante per i giovani. Li aiuterà a crescere perché ha una mentalità vincente e contribuirà tanto anche fuori dal campo, con il suo impegno quotidiano”. I catalani sono lontani dalla vetta in Liga e rischiano di non qualificarsi per gli ottavi di Champions League. “Ovviamente mi rende triste, voglio sempre il meglio per il Barcellona. Sono un loro tifoso anche se ora non gioco lì – ha evidenziato – E ho colleghi e amici all’interno della squadra. Spero che faccia bene, ci sono ancora tanti punti in palio in campionato e non ho dubbi che risalirà”.

 A proposito dei rumors su presunte difficoltà di convivenza all’interno dello spogliatoio della squadra francese, in cui convivono anime diverse, Messi ha smentito tutto dicendo di esser stato “fortunato ad arrivare in uno spogliatoio con ottimi giocatori e ottime persone – ha aggiunto – Questa è la cosa più importante. Il mio adattamento è stato molto veloce. Anche se è vero che all’inizio è stato molto strano. Da un lato c’era la difficoltà di trasferisi in un nuovo club dopo esser stato tanti anni nello stesso posto, dall’altro è stato molto facile perché conoscevo tanti giocatori e perché si parla tanto la lingue spagnola. E’ un gruppo affiatato, lo si vedeva già dell’esterno e ne ho avuto conferma standoci dentro. La convivenza con Sergio Ramos? All’inizio è stato strano dopo tanti anni di rivalità in quanto capitani di Real Marid e Barça, ma averlo oggi come compagno è spettacolare. A poco a poco sta rientrando, speriamo giochi il più presto possibile perché è un calciatore fondamentale per lottare per i nostri obiettivi”.

(LaPresse)

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