Foggia: pistola e munizioni in culla, arrestato il figlio della vittima dell’omicidio di San Severo

Pistola marchio Beretta calibro 7,65, con matricola abrasa, completa di caricatore rifornito di 11 cartucce, sotto il materassino della culla

Foto LaPresse -Elisa Contini 17/11/2017 Parma ( IT ) cronaca Il boss della mafia Totò Riina muore a Parma nell'ala dedicata ai detenuti dell'Ospedale Maggiore, viene portato in medicina legale per l'autopsia . Ospedale che verrà presidiato dalle forze dell'ordine Nella foto: Poliziotti e carabinieri Photo LaPresse- Elisa Contini 17/11/2017 Parma (it) NEWS the day after the death of Totò Riina. Dead in Parma at the Ospedale Maggiore. In the pictures : policeman

SAN SEVERO – Pistola marchio Beretta calibro 7,65, con matricola abrasa, completa di caricatore rifornito di 11 cartucce, sotto il materassino della culla. E’ quanto hanno scoperto gli agenti della Squadra Mobile di Foggia nell’abitazione in uso al figlio di Matteo Anastasio, ucciso lo scorso 12 luglio, a San Severo, in occasione dei festeggiamenti per la vittoria agli europei di calcio della Nazionale italiana. L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato lo scorso 19 novembre. L’arresto è stato convalidato ieri dal gip del tribunale di Foggia.

L’azione di fuoco costata la vita ad Attanasio portò al ferimento del nipote di 6 anni.

Oltre alla pistola sono stati trovati uno sfollagente telescopico, un giubbotto antiproiettile, modello sottocamicia, e un inibitore di frequenza.

Lo scorso 23 agosto, la Squadra Mobile e il commissariato di San Severo avevano tratto in arresto il fratello di Luigi Ermano Bonaventura, ucciso il precedente 14 agosto a San Severo, sorpreso mentre era intento ad applicare targhe contraffatte su un’auto di provenienza furtiva.

“La scoperta di strumenti per la protezione e per l’offesa fanno insorgere dubbi creando il legittimo sospetto che gli episodi non siano affatto isolati, ma connessi”, sostengono gli investigatori della Mobile. Le indagini sui due omicidi a San Severo sono coordinate dalla procura Antimafia.

(LaPresse)

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