Calcio, scontri ultras Avellino-Paganese: in 20 verso il processo

Foto Cafaro/LaPresse 13 Ottobre 2019 Pagani, Italia sport calcio Paganese vs Avellino - Campionato di calcio Serie C 2019/2020 Girone C - stadio Marcello Torre. Nella foto: tifosi Paganese. Photo Cafaro/LaPresse October 13, 2019 Pagani, Italy sport soccer Paganese vs Avellino - Italian Football Championship League C 2019/20 season Group C - Marcello Torre stadium. In the pic: the Paganese fans show their support.
Foto Cafaro/LaPresse 13 Ottobre 2019 Pagani, Italia sport calcio Paganese vs Avellino - Campionato di calcio Serie C 2019/2020 Girone C - stadio Marcello Torre. Nella foto: tifosi Paganese. Photo Cafaro/LaPresse October 13, 2019 Pagani, Italy sport soccer Paganese vs Avellino - Italian Football Championship League C 2019/20 season Group C - Marcello Torre stadium. In the pic: the Paganese fans show their support.

Verso il processo per gli scontri tra ultras dell’Avellino e della Paganese: la Digos delle questure di Avellino e Salerno ha notificato la chiusura delle indagini preliminari pe 20 persone di cui 5 residenti ad Avellino, gli altri nella provincia salernitana. Per tutti l’accusa è tentata violenza privata, danneggiamento, rissa, lesioni e blocco stradale con l’aggravante di aver commesso il fatto in occasione di una manifestazione sportiva.

Cosa è successo

Gli scontri sono avvenuti nel pomeriggio del 24 ottobre 2021 dopo la partita Avellino-Paganese. Gli ultras si incontrarono sul raccordo autostradale Avellino-Salerno, bloccando la circolazione stradale. Un gruppo di tifosi della Paganese, scesi dai veicoli, si diressero a piedi in direzione di alcuni veicoli di tifosi dell’Avellino che stavano viaggiando nella stessa direzione, armati di bastoni ed altri oggetti contundenti.

L’azione collettiva dei tifosi della Paganese causò il blocco totale della circolazione veicolare in direzione Salerno, provocando panico e terrore per gli automobilisti in transito, costretti ad assistere a scene di inaudita violenza. I primi accertamenti esperiti permettevano di ricostruire esattamente la dinamica dei fatti e di acclarare che l’evento criminoso era scaturito da un tentativo di aggressione perpetrato da un gruppo di tifosi irpini che, a bordo di due autovetture, aveva inseguito e cercato di bloccare sul raccordo Avellino-Salerno, con manovre pericolose, un’autovettura su cui viaggiava un gruppo di tifosi della Paganese che era rimasta staccata dal resto delle vetture organizzate in corteo. La reazione dei tifosi della Paganese, giunti in difesa dei compagni, poiché allertati telefonicamente da questi ultimi, causò la rissa sul sopra citato tratto autostradale, causando il blocco della circolazione stradale, danneggiamenti e lesioni nonché momenti di terrore tra gli utenti della strada estranei al contesto.

Le indagini

La tempestiva e congiunta attività di indagine della Digos di Avellino e di quella di Salerno, delegata e coordinata da questo Ufficio, consentivano di identificare e deferire sette tifosi ultras della Paganese e otto dell’Avellino, di cui tre minorenni, per i reati di violenza privata, rissa, danneggiamento, blocco stradale, e lesioni aggravate. Le successive attività investigative delegate alle Digos di Avellino e Salerno permettevano di acquisire una serie di video realizzati dagli automobilisti e pubblicati sul web oltre che le immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dello Stadio Partenio – Lombardi di Avellino per i necessari confronti finalizzati alla compiuta identificazione dei soggetti ritenuti responsabili delle condotte in autostrada.

Dalla successiva analisi delle immagini e dall’escussione di alcuni automobilisti presenti al momento dei fatti sul raccordo autostradale Avellino – Salerno e che avevano allertato il 113, si giungeva alla compiuta identificazione di altri nove soggetti, tutti appartenenti alla tifoseria ultras della Paganese. A seguito di successiva attività di perquisizione e sequestro, delegate da questo Ufficio ed esperite congiuntamente dai predetti Uffici Digos nella provincia di Avellino e in quella di Salerno, si acquisivano importanti riscontri probatori compatibilmente con la fase delle indagini preliminari. Si dà atto, infine, che i predetti soggetti sono stati già sottoposti ai provvedimenti di Daspo ex art. 6 Legge 401/1989 emessi dal Questore di Avellino.

(LaPresse)

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