Camere: primo giorno tra look sobrio e stivali infangati. Ma è virale il vaffa del Cav

Foto Mauro Scrobogna/LaPresse 13-10-2022 Roma (Italia) Politica - Senato prima seduta della XIX legislatura - elezione Presidente - Nella foto: il leader di Forza Italia FI Silvio Berlusconi con Ignazio La Russa

Si respira aria da primo giorno di scuola alla Camera e al Senato. Una prima volta per tutti, anche per i politici di lungo corso, con il Parlamento ‘dimezzato’: le immagini di Montecitorio e di Palazzo Madama, dove ci sono adesso rispettivamente ‘soltanto’ 400 e 200 scranni occupati più i senatori a vita, mettono in risalto gli spazi vacanti, complice il taglio dei parlamentari.

Look total black a Montecitorio per vecchi e nuovi deputati. Per l’elezione a presidente dell’Aula la scelta cade sull’abito classico per gli uomini, con giacca e cravatta, e per le donne predomina il vestito con gonna, con qualche tocco di colore. Maria Elena Boschi di Italia viva indossa un abito lungo con gonna che tra le pieghe lascia intravedere uno spicchio di stoffa colorata.

In tailleur giacca e pantalone gessato blu della compagna del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, Marta Fascina, che sfoggia un cerchietto con pietre preziose evidenti tra i capelli lasciati cadere sulle spalle. E non solo. L’attivista sindacale da anni in prima linea per la lotta dei braccianti, Aboubakar Soumahoro, neo deputato eletto per l’Alleanza Verdi Sinistra, porta ai piedi un paio di stivali infangati, mostra il pugno sinistro alzato chiuso ai fotografi e twitta: “Portiamo questi stivali in Parlamento, gli stessi che hanno calpestato il fango della miseria”.

Al Senato, invece, i due leader del Terzo polo, Carlo Calenda e Matteo Renzi, sono compagni di banco, gomito a gomito (e sin qui senza sgomitare). Berlusconi sceglie la prima fila e siede al fianco di Licia Ronzulli, che indossa una giacca arancione. Due scranni più prende posto il leader della Lega, Matteo Salvini, con al collo la cravatta ‘anti-droga’ della Comunità Incontro di don Pierino Gelmini.

In prima fila anche i due veterani Dario Franceschini e Pier Ferdinando Casini

Non mancano poi i colpi di scena. Imprevisto per Berlusconi durante le votazioni al Senato per il nuovo presidente. L’ex premier risponde alla seconda chiama e si dirige verso la cabina allestita a Palazzo Madama, accompagnato dalla senatrice Daniela Santanché e dagli applausi provenienti dai banchi del centrodestra. Poi, però, esce dall’ingresso della stessa cabina. Uno dei commessi gli indica, quindi, la necessità di tornare dentro e uscire dalla parte opposta, dove è posizionata l’urna per raccogliere le schede di voto.

Fa discutere, invece, il ‘vaffa’ del Cavaliere dopo un battibecco con Ignazio La Russa, che di lì a poco diventerà presidente del Senato. Il leader azzurro risponde stizzito sbattendo la penna sul banco. Il video diventa virale sui social. Dopo l’elezione alla presidenza di Palazzo Madama, lo stesso La Russa risponde scherzando ai cronisti che lo intercettano nel gruppo di FdI a Montecitorio. “Contento? ‘Na Pasqua, na’ Pasqua”. E poi sorride: “Adesso sono cavoli miei”.

Non nasconde l’emozione, perché “per me è come il primo giorno di scuola” il Senatur, Umberto Bossi, che torna a Montecitorio dopo aver trascorso l’ultima legislatura al Senato. La nascita del Comitato del Nord “è per evitare lo sfascio” della Lega, confessa dicendo che va, però, “tutto bene” con Salvini. Ma si dice “emozionato” anche al debutto alla Camera anche il presidente del M5S, Giuseppe Conte.

E non mancano i siparietti con i leader di partito protagonisti

“Ciao Enrico, come stai?”, “Un bijoux”: ecco lo scambio di parole andato in scena nei corridoi della Camera al piano dei gruppi tra la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, con i capelli tirati in una lunga coda, e il segretario dem, Enrico Letta, che si sono casualmente incontrati mentre nell’Aula di Montecitorio erano in corso le operazioni di voto per eleggere il nuovo presidente.

Letta, prima di rispondere, ha fatto notare a Meloni i tanti cronisti al seguito. “Ma non importa, cosa mai dobbiamo dirci”, ha replicato sorridendo la leader di FdI, per poi aggiungere scherzando ai cronisti, a incontro concluso: “È timido”. Altro siparietto, infine, al Senato fra Matteo Renzi e Ronzulli nella buvette. “Licia, quando arriva Berlusconi lo voglio salutare, sono sette anni e mezzo che non me lo fate vedere”, scherza il leader di Iv. “Non me lo fate vedere? Ma se ti ha invitato due settimane fa e non sei venuto – replica lei – diciamo le cose come stanno”. “Meno gas, per ora – ribatte Renzi – ti devi esporre poco“.(LaPresse)

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