Camorra, i Mazzarella invadono Ponticelli

I colonnelli della cosca a supporto dei Bodo, scacco matto ai De Luca Bossa-Minichini

bomba a Ponticelli
Bomba a Ponticelli

NAPOLI – Scacco matto al clan De Luca Bossa-Minichini. A Ponticelli sono arrivati i colonnelli dei Mazzarella, per supportare l’azione dei Bodo, dopo l’arresto del capoclan Marco De Micco. I Bodo hanno stretto un patto coi Mazzarella, perché non si fidano delle capacità operative degli alleati De Martino XX, troppo giovani per prendere le redini di un cartello criminale, che controlla gli affari illeciti in un intero quartiere. I De Martino restano comunque nello schieramento, ma defilati. In pratica hanno accettato di far insediare un clan più grande, per non perdere interessi a Ponticelli.

E’ il contenuto dell’ultima informativa redatta dalla polizia e sulla quale lavorano i magistrati della Procura. L’obiettivo è capire cosa accadrà nelle prossime ore. Dopo l’arresto di Marco De Micco, i De Martino erano chiamati a reggere le redini del gruppo. Un compito non facile. Se ne erano accorti anche i Bodo, che per dare man forte avevano cominciato a farsi chiamare De Micco-XX e Bodo-XX. Un modo per dire: noi siamo con loro. Poi la decisione: troppo alto il rischio di vedere le altre paranze fare un passo avanti. E secondo alcuni, gli ‘XX’ non hanno il ‘pedigree’ dei ‘capobastone’.

Quasi tutti molto giovani e alcuni sono sconosciuti nelle palazzine. Sempre all’ombra dei De Micco. Così vengono tenuti in poca considerazione. Non riconosciuti come clan egemone: hanno tra i venti e i trenta anni, anche i leader. In uno scenario come questo è facile immaginare la voglia di rivalsa dei De Luca Bossa-Minichini, che negli ultimi anni sono stati relegati nelle palazzine al Lotto 0, perché lo scettro criminale era nelle mani dei Bodo. Tant’è. Negli ultimi giorni la polizia ha registrato segnali preoccupanti: i clan avversari hanno già fatto sapere di rifiutare l’egemonia dettata dagli XX. E i Bodo sono corsi ai ripari: da oggi il cartello si chiama Bodo-XX-Mazzarella. Un mostro a tre teste, per usare parole di un investigatori.

E’ un modo per rafforzare il gruppo, non solo da dentro, ma anche verso l’esterno. Chi vuole muovere guerra i Bodo, ora sa che dietro ci sono altre due paranze, tra cui i Mazzarella, che hanno importanti ramificazione nel centro storico e nel vicino quartiere di San Giovanni a teduccio. Nulla è fatto per caso. Inoltre Antonio De Martino ha avuto un inaspettato sconto di pena, dopo il rito abbreviato per il tentato omicidio di Aniello Siano: da 12 anni e 6 mesi a sei anni. Il 33enne (difeso dall’avvocato Stefano Sorrentino) è considerato dagli inquirenti ai vertici del gruppo De Micco-De Martino. Lo sanno gli inquirenti e le forze dell’ordine, che prestano molta attenzione a quello che accade in queste ore a Ponticelli.

Tutto può succedere ora. La mappa qui è in continua evoluzione. Il Lotto 0 è nel mirino delle batterie di fuoco. Con il ras Marco De Micco in carcere e fuori dai giochi, i Bodo non accettano la supremazia di altri clan. E lo scontro è dietro l’angolo. La questura ha disposto anche dei servizi in borghese nei rioni di edilizia popolare. L’obiettivo è intercettare tutti i segnali, che arrivano dal territorio. La polizia sa che alcuni isolati sono pattugliamenti militarmente, ma è difficile capire chi controlla cosa. Perché gli scenari sono in continuo mutamento. Gli investigatori non escludono nelle prossime ore azioni eclatanti, per spegnere le speranze dei De Luca Bossa-Minichini, che al momento restano accerchiati.

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