Campo di addestramento neonazista nel bosco di Sant’Angelo in Formis

MADDALONI – “E’ il segmento più violento dell’Ordine di Hagal”: sono le parole usate dal giudice Federica De Bellis per tracciare il profilo di Gianpiero Testa, 25enne di Marigliano. Il giovane nell’associazione neonazista messa in piedi da Maurizio Ammendola, 43enne maddalonese, avrebbe ricoperto “un ruolo fondamentale”. Dagli altri associati veniva considerato “il braccio operativo del movimento, in grado di svolgere attività politica estremista”. “Non spende una lira che non sia per la battaglia”: dice di lui Ammendola, intercettato dagli agenti della Digos. E proprio il maddalonese avrebbe affidato sempre a Testa, hanno ricostruito gli investigatori, l’organizzazione di un corso di sopravvivenza estrema che si sarebbe dovuto tenere a Sant’Angelo in Formis nel febbraio 2021, sotto la guida di tale Francesco Esposito, nella stessa area boschiva dove l’organizzazione aveva precedentemente celebrato il rito del Solstizio d’inverno. Per i componenti dell’Ordine di Hagal, che ha tra le sue basi San Nicola La Strada e Marigliano, attività del genere rappresentavano “un salto di qualità”, determinando il passaggio da una fase puramente ideologica, divulgativa e di proselitismo “ad una più operativa, volta a strutturarla e organizzarla in modo più forte”.

L’ingresso di Testa nel gruppo, però, se dava un impulso più operativo, preoccupava anche qualche altro militante per i rapporti che aveva con soggetti legati al Battaglione Azov. L’indagine sull’Ordine di Hagal, anima, secondo la Digos, di una cellula neonazista attiva in Campania, è sfociata martedì nell’ordinanza di arresto per cinque indagati, emessa dal gip De Bellis, accusati a vario titolo di  associazione terroristica, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, detenzione illegale di armi e apologia del nazismo e del fascismo. A finire in cella sono stati Ammendola, Michele Rinaldi, 47enne di Montoro, Massimiliano Mariano, 46enne di Castellammare di Stabia, Testa  e Anton Radomsky di Marigliano. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, invece, per Fabio Colarossi, 36enne romano. Indagato a piede libero Antonio Sallemi, 36enne di Ragusa.

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