Carabiniere ucciso, Rossi: “Foto bendato? Viola i diritti umani”

Il duro commento del governatore della Toscana

Foto Iacopo Giannini / LaPresse in foto il governatore della regione Toscana Enrico Rossi

FIRENZE – “Chi ha ucciso il carabiniere deve essere processato e giudicato con rigore e severità, nel rispetto dello stato di diritto. La foto che mostra il ragazzo, sospettato del crimine, legato e bendato, è una violazione dei diritti umani e delle leggi che tutelano le persone detenute e non aiuta certo l’inchiesta. Lo sa l’Arma de Carabinieri che prontamente reagisce con durezza e condanna l’episodio”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

“Invece, Salvini, ministro degli Interni – prosegue Rossi -, dice che non vuole sentire lamentele, giustificando questi comportamenti come fossero legali. In Italia è in corso uno scontro tra i difensori della democrazia liberale e dei principi costituzionali e chi invece spinge verso una democrazia illiberale, dove i diritti della persona possono essere sacrificati in nome di un interesse più alto, di volta in volta stabilito da chi detiene il potere politico. È questo il senso profondo del populismo sovversivo di Salvini che prepara una svolta autoritaria, creando nell’opinione pubblica una cultura favorevole ad essa. Un mix di razzismo, di nazionalismo, di insofferenza per le istituzioni democratiche e il parlamento, di giustizialismo forcaiolo in cui il diritto e la legge diventano secondari rispetto ai fini che si vuole affermare”.

“Anche un certo ‘mussolinismo’ nei modi e nelle citazioni, così docilmente assecondato dai media nostrani – aggiunge -, è parte decisiva di questo programma. Sono convinto che molti italiani siano consapevoli di questo e che siano pronti a reagire. Ma c’è bisogno che venga indicato loro il terreno e la proposta su cui impegnarsi. Tocca al PD – conclude – assumersi questa responsabilità”.

(LaPresse)

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