Carceri, Cartabia: “Nuovo capo del Dap scelto secondo la normativa”

"Il Capo del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria viene scelto tra i magistrati di Cassazione con funzioni direttive superiori o tra i dirigenti generali di pari qualifica, nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro di grazia e giustizia".

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto: Marta Cartabia

ROMA – “Il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria viene scelto tra i magistrati di Cassazione con funzioni direttive superiori o tra i dirigenti generali di pari qualifica, nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro di grazia e giustizia”. Così il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, nel corso del question time al Senato, risponde sulla nomina del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi, considerata dagli interroganti “divisiva”.

“Quanto alle qualifiche necessarie – prosegue Cartabia – la norma parla chiaro: la scelta deve farsi tra magistrati di cassazione con funzioni direttive superiori ovvero tra dirigenti di livello dirigenziale generale dell’amministrazione penitenziaria. Non sarebbe dunque stato possibile scegliere tra le file del corpo della polizia penitenziaria, secondo quanto sollecitato invece dagli Onorevoli interroganti”, aggiunge confermando che è stata seguita la procedura e che è stata considerata “la documentazione necessaria a valutare la professionalità di Carlo Renoldi e la pertinenza delle sue esperienze pregresse rispetto all’incarico da ricoprire”.

 Dalla documentazione è emersa “la sua lunga esperienza di 10 anni come magistrato di sorveglianza, il servizio prestato al ministero per affrontare l’emergenza del sovraffollamento carcerario all’epoca della condanna dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti dell’Uomo nel caso Torreggiani, le funzioni ricoperte negli ultimi 6 anni nella prima sezione penale della Corte di cassazione che si occupa, ratione materiae, anche di esecuzione della pena, anche per reati gravissimi inclusa la criminalità organizzata. Il Consiglio dei ministri ha deliberato all’unanimità.

Il successivo 22 marzo il Presidente della Repubblica ha firmato l’atto di nomina”.

LaPresse

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