Carige, lasciano Raffaele Mincione e Lucrezia Reichlin

© Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Lucrezia Reichlin

ROMA – Un cda straordinario, due addii eccellenti e tanta incertezza. Per Banca Carige, nel day after del naufragio dell’aumento di capitale, l’Antivigilia di Natale è un giorno molto intenso. In mattinata si riunisce il board per fare il punto sulla situazione e dopo pranzo arriva un duplice passo indietro. Si dimettono Lucrezia Reichlin, vicepresidente di Banca Carige, presidente del Comitato nomine e governance, nonché membro del Comitato rischi e del Comitato remunerazione e Raffaele Mincione, consigliere di amministrazione.

I motivi? Per Reichlin tutto va spiegato alla luce “delle mutate circostanze che non le consentono di svolgere il proprio ruolo, accettato per dare un contributo al risanamento della Banca, con l’impegno e la convinzione che lo stesso richiede”, mentre per Mincione l’addio si riconduce “all’esito dell’ ultima assemblea ordinaria e straordinaria dei soci”.

In pratica quest’ultimo, secondo quanto si legge tra le righe, avrebbe votato a favore dell’aumento di capitale, bocciato dall’astensione in assemblea del socio forte Malacalza Investimenti.

L’aumento di capitale da 400 milioni di euro rappresentava la seconda fase del rafforzamento patrimoniale e strutturale avviato con l’emissione di un bond subordinato sottoscritto per 320 milioni di euro dallo Schema Volontario di Intervento del Fondo Interbancario di Garanzia e dal Banco di Desio e Brianza.

Una manovra complessiva rispetto alla quale la banca aveva comunicato aver ricevuto l’autorizzazione dalla Bce, che ha tra l’altro esteso al 31 dicembre 2019 il termine entro il quale dovrà essere conseguita in “modo sostenibile” l’osservanza dei requisiti patrimoniali. Ora bisognerà attendere la reazione di Francoforte e soprattutto dei mercati, con Piazza Affari che riapre giovedì 27 dicembre.

I prossimi step per Carige sono importanti

Secondo quanto trapela entro febbraio l’ad Fabio Innocenzi presenterà il piano industriale e, solo se ci saranno le condizioni, sarà convocata una nuova assemblea per confrontarsi sul possibile aumento di capitale.

Intanto Il consiglio di amministrazione cerca di rassicurare

Massimo impegno a tutelare gli interessi dei clienti, degli azionisti e di tutti gli stakeholder della Banca“. Il presidente e l’amministratore delegato “riferiranno alle autorità gli esiti dell’assemblea del 22 dicembre”.  (LaPresse)

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