Caro bollette, si muove l’Antitrust: indagini su quattro compagnie

Si tratta di Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti

ROMA – L’Antitrust vuol vederci chiaro su quattro compagnie dopo i vertiginosi rincari degli ultimi mesi giustificati dalla guerra in atto tra Russia e Ucraina.

Le contestazioni

Sono quattro le compagnie finite sotto la lente di ingrandimento del Garante della concorrenza e del mercato: Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti. Ad Iberdrola e ad E.ON. Viene contestata loro “la comunicazione con cui le società hanno rappresentato agli utenti la risoluzione del contratto di fornitura per eccessiva onerosità sopravvenuta, in alternativa all’accettazione di un nuovo contratto a condizioni economiche significativamente peggiori”.

Nel caso specifico di Dolomiti, viene contestata “l’asserita efficacia delle comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura perché inviate prima dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022), mentre la norma fa salve solo le modifiche unilaterali perfezionate” ovvero effettivamente applicate prima della stessa data. Iren risponde della “comunicazione relativa alla asserita scadenza di tutte le offerte a prezzo fisso con la contestuale prospettazione delle nuove e peggiorative condizioni economiche di offerta, in alternativa alla facoltà del cliente di recedere dalla fornitura”. 

Messaggi ingannevoli

Ma non è tutto: a Iberdrola e Dolomiti vene addebitata pure “l’ingannevolezza delle comunicazioni che evidenzierebbero l’impossibilità di fornire energia elettrica al prezzo contrattualmente stabilito a causa dell’aumento del prezzo del gas naturale, in espressa e grave contraddizione con le affermazioni diffuse nei messaggi promozionali, secondo le quali l’energia elettrica venduta proverrebbe esclusivamente da fonti rinnovabili”.

Altre compagnie nel mirino

L’Antitrust ha anche inviato una richiesta di informazioni ad altre 25 società onde acquisire copia di eventuali comunicazioni ‘contra legem’ inviate ai consumatori “a partire dal 1 maggio 2022, relative alle modifiche unilaterali delle condizioni economiche di fornitura o anche alla rinegoziazione/sostituzione/aggiornamento applicate dopo il 10 agosto 2022”. Si tratta di “A2A Energia, Acea Energia, Agsm Energia, Alleanza Luce & Gas, Alperia, Amgas, Argos, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwi”

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