CARRARA – Una morte atroce quella patita da un operaio, schiacciato da un blocco di marmo. Luca Savio, 37 anni, lascia la mogli e un figlio piccolo, una tragedia immane che va ad aumentare la lista dei decessi sul posto di lavoro. L’area incriminata è stata sottoposta a sequestro, gli inquirenti sono adesso al lavoro per ricostruire la dinamica esatta di quanto è accaduto. Avrebbe iniziato a lavorare solo due giorni fa, per un contratto di appena sei giorni. Indignazione per la Cigl, mentre le cave della zona hanno sospeso i lavori per solidarietà.
Un blocco di marmo già posizionato lo ha colpito
Non è chiaro cosa abbia causato la morte dell’operaio di 37 anni. Per scoprirlo sono al lavoro i carabinieri e l’Asl. A quanto pare, stando ad una prima ricostruzione, l’uomo si trovava accanto ad un blocco di marmo già posizionato. Per qualche ragione, però, si è mosso colpendo il 37enne al torace. A nulla sono serviti i tentativi di rianimarlo, purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare. I sanitari del 118, immediatamente allertati, hanno cercato di salvarlo per oltre mezz’ora, provando di tutto. I tentativi sono però andati a vuoto. Si tratta del secondo decesso del 2018 nelle cave di Carrara.
Indignazione per la Cigl: “E’ il fallimento della nostra comunità”
A quanto riferito dal sindacato Cigl, il 37enne aveva un contratto di soli sei giorni, partito lunedì. “Un ragazzo di 37 anni ha perso la vita per un contratto di soli sei giorni, la tragedia di oggi è indice del fallimento di tutta la nostra comunità” hanno fatto sapere i rappresentati dei lavoratori. “Serve fare subito chiarezza sulle cause dell’incidente e rafforzare le misure di sicurezza in questi luoghi di lavoro particolarmente a rischio” ha invece fatto sapere il Movimento 5 Stelle regionale.