Trump: “La spesa per la difesa nazionale deve arrivare al 4% del Pil”

I Paesi europei si sono impegnati ad arrivare a "solo" il 2% entro il 2024

Foto Mandel Ngan LaPresse / AFP in foto Donald Trump

BRUXELLES (BELGIO) (LaPresse/AFP) – Dopo aver ‘aperto le ostilità’ ancor prima di arrivare al summit della Nato a Bruxelles, il presidente americano si è scagliato contro la Germania. E poi ha chiesto ai partner di raddoppiare l’obiettivo di spesa per la difesa al 4% del Pil. “La Germania è completamente controllata dalla Russia. E’ prigioniera della Russia”, ha affermato in mattinata l’americano, e in sessione plenaria ha poi insistito sul fatto che gli alleati debbano non solo rispettare l’obiettivo di spendere per la difesa il 2% del loro Pil entro il 2024, ma arrivare al 4%.

Gli alleati concordarono al summit del Galles nel 2014 di arrivare al 2% del Pil entro 10 anni

La Casa Bianca ha puntualizzato: “Il presidente ha sollevato la stessa questione quando era alla Nato l’anno scorso. Vuole vedere i nostri alleati condividere maggiormente il fardello”. Tutti i 29 membri, incluso il presidente americano, hanno poi appoggiato una dichiarazione congiunta. In cui s’impegnano a una maggiore “condivisione dell’onere” e sul principio che l’attacco a uno dei membri è un attacco a tutti, senza che nel testo sia citata la percentuale del 4%.

Trump da tempo accusa gli alleati europei di non pagare abbastanza per la propria difesa

Una quindicina di Stati membri, tra cui Italia, Germania, Canada, Belgio e Spagna, è sotto l’1,4% del Pil nel 2018 e non rispetterà l’impegno preso per il 2024. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha eluso il tema della percentuale in conferenza stampa. Ha ammesso che Trump ha parlato in “un linguaggio molto diretto”, aggiungendo soltanto: “Cominciamo con il 2% per cui bisogna ancora fare molti sforzi”. Ha anche insistito sul fatto che al di là della retorica utilizzata, tutti gli alleati hanno concordato su questioni fondamentali: la necessità di rafforzare la resilienza della Nato, contrastare il terrorismo e condividere più equamente il costo della difesa.

Trump e Angela Merkel si sono incontrati in un faccia a faccia dopo la prima sessione di lavoro. E l’americano ha cambiato tono rispetto alle accuse mosse a Berlino di essere “prigioniera” della Russia perché compra da Mosca parte della sua energia. Trump ha parlato di “relazioni molto buone”, precisando di aver discusso con la cancelliera del progetto Nord Stream cui si è fortemente opposto, ma rifiutandosi di entrare nei dettagli. Da parte sua, Merkel si è detta “contenta dell’occasione per uno scambio di vedute”: “Siamo partner, siamo buoni partner e desideriamo continuare a collaborare in futuro”. Il presidente francese Emmanuel Macron ha poi esortato i membri dell’Alleanza a “non indebolire” il blocco, prima del suo incontro con Trump.

Dopo che Trump aveva lasciato bruscamente il G7 in Canada, gli europei prevedevano una riunione difficile con l’americano

Trump ha lasciato Washington con fare bellicoso, dichiarando che il suo incontro con l’omologo russo Vladimir Putin lunedì a Helsinki si sarebbe potuto rivelare “più semplice” del vertice Nato. Gli alleati sperano in anticipazioni sulle sue intenzioni, che potrebbero arrivare nella cena di lavoro di stasera. Il margine di manovra con Putin, comunque, sarà ridotto. La dichiarazione del vertice mostra unità nei confronti del presidente russo, con lo scopo di rafforzare la capacità di fronte delle azioni russe.

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