Casal di Principe, ucciso a coltellate a 17 anni: indagini sui danneggiamenti dopo l’omicidio

I gesti violenti andati in scena poche ore dopo l'uccisione del giovane in piazza Villa. Carabinieri al lavoro per identificare gli autori e verificare se ci sia un istigatore.

Giuseppe Turco e Anass Saaoud
Giuseppe Turco e Anass Saaoud

Muri imbrattati, raid vandalici in piazza e bande di giovanissimi impegnate a scorrazzare con i loro scooter per le strade: sono state queste alcune delle reazioni alla morte di Giuseppe Turco, il 17enne accoltellato il 29 giugno scorso a Casal di Principe. Il giovane, dopo l’aggressione, venne portato dai suoi amici all’ospedale Pineta Grande di Castel Volturno, dove perse la vita.

Mentre prosegue l’attività investigativa per far luce sulla dinamica del delitto, ne è stata aperta un’altra per identificare gli autori di quei gesti violenti andati in scena poche ore proprio dopo l’assassinio di Turco e soprattutto per appurare se dietro di loro ci sia stata o meno una regia, o meglio se qualcuno abbia incitato e coordinato gli amici di Giuseppe ad agire. Nei giorni scorsi i carabinieri, con questo obiettivo, hanno già interrogato alcune persone.

In relazione all’assassinio, il pubblico ministero Francesco Cirillo della Procura di Napoli Nord ritiene che ad aver sferrato il fendente, causa della morte di Turco, sia stato Anass Saaoud, 20enne originario di Tripoli, ma ormai con solide radici a Casale: il ragazzo venne arrestato e portato in cella poco dopo il delitto. E nel corso dell’udienza di convalida ammise di aver colpito Turco, ma l’arma non è mai stata trovata. È indagato con lui per concorso in omicidio, ma a piede libero, Raffaele Di Puorto, 18enne.

Quest’ultimo, stando all’ipotesi investigativa, sarebbe arrivato su quello che diventerà poi il luogo del delitto, insieme ad Anass: i due entrarono nel bar Morza dove si imbatterono in Turco. Tra il 20enne originario di Tripoli e il giovane liternese, c’erano già stati svariati scontri nei mesi precedenti. Il motivo del loro frequente litigare sarebbe riconducibile a una ragazza. Si tratta di una giovane con cui Anass aveva in corso una relazione, ma che in passato era stata legata sentimentalmente pure a Turco.

Insomma, questioni di gelosia. Trovatisi faccia a faccia nel bar, prima avrebbero avuto un battibecco, poi gli spintoni, qualche sberla e infine le coltellate. Risultato? Il 17enne, sanguinante, raggiunse il pronto soccorso di Pineta Grande. Mentre veniva sottoposto a esami diagnostici per fornire informazioni ai medici su come intervenire, però, Turco perse la vita. Anass e Di Puorto sono assistiti dai legali Mirella Baldascino e Costantino Puocci; i familiari della vittima, invece, sono rappresentati dall’avvocato Tammaro Diana.

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