Caserta, immobili comunali: giallo sui numeri

Caserta, immobili comunali: giallo sui numeri
Caserta, immobili comunali: giallo sui numeri

CASERTA (Renato Casella) L’amministrazione comunale riporterebbe in consuntivo cifre “gonfiate” sugli introiti da immobili e sugli incassi dei crediti. L’impressione è diffusa nella commissione di controllo sugli atti di giunta, presieduta da Romolo Vignola, e non solo fra gli esponenti di opposizione. Alla seduta dell’altro ieri era atteso l’assessore alle Finanze Gerardina Martino, che avrebbe potuto fare chiarezza, ma l’audizione è saltata per altri impegni della componente di giunta. “Le valutazioni sulla consistenza del patrimonio immobiliare e sui crediti – spiega il presidente Vignola – sono in forma ipotetica e questo ci lascia perplessi, soprattutto se si considera che parliamo di un consuntivo e non di un previsionale”. Il presidente nota inoltre che non è ancora arrivato il parere dei revisori, che pure è fondamentale per valutare la situazione. E va considerato che il consuntivo dovrebbe approdare in Consiglio il 12 giugno, per cui i consiglieri avranno pochi giorni per studiare il parere del collegio. “I dubbi dell’opposizione sono condivisi dagli esponenti di maggioranza, che anzi ci vanno ancora più cauti, dovendo votare il provvedimento” spiega il presidente. 

Alla seduta di giovedì erano presenti tutti i componenti: oltre a Vignola, Pio Del Gaudio, Daniela Dello Buono, Roberta Greco, Giovanni Lombardi, Massimiliano Palmiero, Paolo Santonastaso e Donato Tenga.

Sono 42 gli edifici (più 53 terreni) inseriti nel piano delle alienazioni e valorizzazioni del triennio 2021/2023. Il “pezzo pregiato” è Palazzo Vecchio, sede di Prefettura e Questura: c’è una trattativa in corso con una società statale che potrebbe acquistarlo (il prezzo, vista l’estensione su 12mila metri quadrati, la collocazione e il pregio architettonico, non è proprio accessibile per un privato). Nell’elenco degli immobili figurano anche beni come il palazzo ex Onmi in viale Beneduce e l’ex orfanotrofio Sant’Antonio, destinati alla valorizzazione. Per il primo stabile, in particolare, diverse associazioni hanno chiesto la destinazione a sede comune dei sodalizi cittadini e il Comune, con il dirigente al ramo Giovanni Natale, sta cercando finanziamenti regionali. Da valorizzare la scuola elementare in via Roma, in quanto le attività dovrebbero essere spostate nell’area ex Saint Gobain. Altri edifici d’istruzione in lista sono quelli di via Martiri di Bellona, via Falluti e via Barducci (anche  quest’ultima struttura è rivendicata dalle associazioni). In lista due grandi immobili nell’area della stazione: è prevista la valorizzazione per l’ex area mercatale di viale Ellittico (3960 metri quadrati). I piani per questa zona prevedono, fra l’altro, la realizzazione di un centro turistico nell’area dell’Ex Canapificio con 4 progetti di fattibilità: recupero dell’area mercatale (la zona dove fino a qualche tempo fa si installavano i camion che vendevano panini) con terminal bus; riqualificazione dell’Appia-viale Douhet; riqualificazione dell’asse Caserta Nord-viale delle Industrie e nuovo asse Policlinico-viale delle Industrie. 

Nell’elenco dei beni da valorizzare figura anche l’intero Parco Primavera di Tuoro, parte del quale fu acquistato da privati qualche anno fa per evitare lo sfratto degli inquilini. Sempre a Tuoro si trovano la palestra e il palasport. 

Per ciascun immobile in elenco sono indicati gli obiettivi di alienazione o di valorizzazione, precisando che la valorizzazione dello stesso può consistere nella sua proficua messa a reddito mediante contratti di locazione o affitto, ma anche mediante concessioni in uso per finalità di interesse pubblico, mediante concessione in uso ad associazioni e altre formazioni sociali del territorio, non aventi scopo di lucro, e che svolgono funzioni sociali, culturali, sportive e altre funzioni di interesse collettivo, secondo il principio di sussidiarietà orizzontale di cui all’articolo 118 della Costituzione e nel rispetto della normativa in materia.

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