Caserta, Marino si tiene fuori dal congresso

Carlo Marino

CASERTA – E’ rimasto deluso chi si aspettava dal primo cittadino Carlo Marino una indicazione chiara su chi sostenere al congresso del Partito Democratico. Il panorama democratico provinciale è come sempre diviso tra le ingombranti figure di Gennaro Oliviero e Stefano Graziano attorno a cui si dovranno strutturare maggiorenti e dirigenti di Terra di Lavoro. Il primo cittadino era stato, pochi giorni fa, a Bergamo all’assemblea nazionale dell’Anci. Ai fedelissimi aveva assicurato che maggiore chiarezza, sul suo posizionamento ufficiale in vista del congresso, sarebbe stata fatta al suo ritorno. Chi attendeva la ‘sibilla’, però, è rimasto deluso visto che il sospirato annuncio non ci sarà prima di una settimana. Un rinvio per prendere tempo, sostiene qualcuno.

La strategia

La verità, però, è che, more solito, in politica la prima cosa a cui si deve pensare, per evitare di fare la fine delle volpi in pellicceria, è alla propria sopravvivenza. Che utilità avrebbe il primo cittadino a schierarsi ufficialmente dalla parte di Stefano Bonaccini (leggasi Gennaro Oliviero) o di Elly Schlein (leggasi Stefano Graziano) in questa fase di confusione generale? Nessuna. E infatti Marino ci sta pensando seriamente ad assumere una posizione defilata visto che per arrivare all’Europarlamento non è necessario fare attestazione di fede ma fare i voti. Già il concetto di fare i voti, naturalmente, mal di sposa con l’idea di prendere una posizione netta in un congresso ‘ordinario’, figuriamoci nel congresso più confusionario della storia del Pd. Per questo motivo non sarà Carlo Marino, per nulla interessato a mettersi in mezzo alla guerra per il controllo del Pd provinciale, ad essere uno dei front man di questa complessa discussione interna.

Le Europee all’orizzonte

Un ruolo riservato meglio si addice a chi rischia di trovarsi, tra un anno e mezzo, a doversi candidare alle Europee in mezzo a Pina Picierno (nel tondo), vicepresidente del Parlamento Europeo uscente e allineata a Stefano Graziano, e allo stesso Oliviero, che laverebbe volentieri l’onta della mancata candidatura alle politiche del 25 settembre con l’elezione verso Strasburgo. Piuttosto il primo cittadino, che potrebbe candidarsi solo se nei prossimi mesi il gradimento del Pd dovesse incrementarsi, ha interesse a lavorare ai fianchi le due posizioni e a portare quanti più voti possibile dalla sua parte.

Gli scenari

Oltre ai pezzi da 90 Picierno e Oliviero, da Napoli viene già data per confermata la ricandidatura di Andrea Cozzolino. E allora uno, due, tre già sono in campo e destinati a stare ai piani alti dell’elenco post elettorale. Quanti parlamentari potrà spedire, dalla circoscrizione meridionale, il Pd? Attorno a questa domanda si costruiranno candidature e strategie a partire dal prossimo imminente congresso e verso gli anni a venire. La prossima settimana scadrà il termine indicato dal Sindaco e si vedrà come avrà deciso di muoversi.

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