Movida selvaggia a Caserta, rissa tra bande

Notte di violenza nel ‘salotto buono’ di corso Trieste. La sera prima un giovane minacciato da un uomo con una mazza

CASERTA – Una parolina di troppo e dal litigio si passa alla violenza, mentre le transenne metalliche volano tra la gente, seminando il panico tra i passanti del centro storico: nottata di violenza e follia a Caserta dove, tra sabato e domenica, due bande di teppisti se le sono date di santa ragione tra la folla. Ancora un episodio di violenza, nel ‘salotto buono’ del capoluogo, a scuotere il fine settimana. Tutto sembra tranquillo all’incrocio in via San Giovanni, dove si trovano due gruppi di giovani. Hanno iniziato a parole e in pochi minuti, complici il caldo e l’alcol, sono arrivati alle mani, lanciandosi alcune transenne metalliche. Sul posto sono arrivati gli agenti della questura e della polizia Municipale.

I ragazzini, però, sono riusciti a dileguarsi. Gli episodi di violenza, durante i fine settimana, si fanno sempre più frequenti. Nella serata tra venerdì e sabato, infatti, un giovane è stato minacciato con una spranga nella centralissima piazza Dante. Un uomo di mezza età si era presentato lì con una mazza per vendicare il figlio che, poche ore prima, aveva avuto la peggio dopo aver fatto a botte con l’altro giovane. All’origine del litigio l’acredine per una ragazza contesa.

Anche in questo caso si è evitato il peggio ma è stata soltanto la presenza dei vigilantes ad aver fatto sì che non ci fossero più gravi conseguenze. E’ alta la tensione che si respira nelle strade durante la movida casertana. Soltanto la presenza delle forze dell’ordine tiene a bada (per ora) l’escalation di violenza e di degrado. Perché se anche la maggior parte dei giovani non crea problemi c’è chi, durante i fine settimane, frequenta il capoluogo con l’unica intenzione di creare problemi e seminare confusione.

“Le pattuglie sono necessarie, purtroppo, visto il degrado culturale della ‘generazione covid’ – sono le parole di Dario Merola, de Il Manutengolo Uain Bar e Cristina Palmieri, presidente del comitato Sto Centro Storico – È un peccato che non se ne faccia un uso programmatico o, meglio, con azione a più livelli, visto che è soprattutto attraverso di noi del comitato Sto che avrebbero tutti gli input necessari per favorire uno sviluppo sano della movida. In ogni caso pur trovando una massima efficienza nelle forze dell’ordine con un’amministrazione così inutile non si risolverà mai nulla. Ammesso che sia Loro interesse risolvere il problema. Serve un’analisi progettuale rispetto a quello che si vuole fare del nostro centro storico (che dovrebbe ridare lustro alla città tutta). E’ palese però come non ci sia. Anzi, si resta invischiati in matasse di compromessi, clientelismo, contentini che paralizzano la città”.

Anche gli altri comitati restano scettici di fronte all’inerzia del Municipio, che demanda la responsabilità alle forze dell’ordine, restando a guardare. “Siamo stati soltanto fortunati, ancora una volta, che non sia successo nulla di grave – a parlare è Rosanna Di Costanzo, del Comitato Vivibilità Cittadina – e solo grazie ai presidi della forze dell’ordine che, in questo fine settimana, si trovavano in strada. Ci sono state però state diverse critiche da parte di una parte dell’opposizione. Non devono però lagnarsi e basta. Devono trovare soluzioni. Sono i cittadini che si lamentano. La città però non ha bisogno di altre persone che si lamentano. Noi abbiamo bisogno di un’opposizione che non faccia marketing e sciacallaggio inutile. Deve essere costruttiva e trovare soluzioni per una maggioranza la quale, lei stessa, giudica inefficiente”.

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