Caserta, per le amministrative è sfida Marino-Zinzi. Del Gaudio ago della bilancia

Fra le sfilate di big della politica nazionale, stoccate e polemiche sui comizi, Caserta entra nell'ultima settimana di campagna elettorale.

CASERTA – Fra le sfilate di big della politica nazionale, stoccate e polemiche sui comizi, Caserta entra nell’ultima settimana di campagna elettorale. Una sfida, quella del capoluogo campano, che vede sette candidati a sindaco: l’uscente Carlo Marino, li leghista Gianpiero Zinzi, poi i civici Pio Del Gaudio (già primo cittadino), Romolo Vignola, Raffaele Giovine, Errico Ronzo e Ciro Guerriero. Marino, sponsorizzato dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, sarà supportato da una coalizione di Centrosinistra: Partito Democratico, Italia Viva, Azione, ‘Insieme per Caserta’, ‘Noi Campani’, ‘Origini’ (Centro democratico e Radici Casertane) e ‘Socialisti uniti’. A sfidarlo il Centrodestra unito con Zinzi, che schiera in campo 8 liste: ‘Prima Caserta’, Fratelli d’Italia, Forza Italia, ‘Gianpiero Zinzi Per Caserta’, ‘Caserta nel Cuore’, ‘UDC-DC- Caserta di idee’, ‘Caserta nuova – la tua voce in città’ e ‘Caserta green – no al biodigestore’. Dagli ultimi sondaggi, e da quanto si apprende negli ambienti politici della città, quella casertana sembra una sfida a due, un Sinistra contro Destra. Lo si nota anche dalle parole dei due leader politici che quotidianamente si punzecchiano con frecciatine e accuse. Così come i capi partito nazionali e locali. L’ipotesi più accreditata, però, è che non basteranno le votazioni del 3 e del 4 ottobre per stabilire il nuovo sindaco, ma è molto probabile che si andrà al ballottaggio. Sfida a due quindi, o almeno sembra, ma occhio alle sorprese. L’ex sindaco Del Gaudio correrà con ben nove liste, prevalentemente civiche: ‘Caserta tu’, ‘Pio Del Gaudio sindaco’, ‘Casertiamo’, ‘Caserta nel verde’, ‘Partito repubblicano italiano’, ‘Autonomi e partite iva’, ‘Confederazione movimenti identitari’. Con lui anche il partito di Vittorio Sgarbi, ‘Rinascimento Sgarbi’ e ‘Città Futura’ di Enzo Bove, quest’ultimo candidato a sindaco prima dell’intesa. Del Gaudio potrebbe rivelarsi la sorpresa di questa tornata elettorale, ma soprattutto il grande ago della bilancia in caso di ballottaggio. Una campagna elettorale, la sua, basata sulla ‘casertanità’, contro la presunta visione ‘salernocentrica’ di De Luca, che supporta Marino, e contro la Lega di Salvini con Zinzi. Più staccati, a quanto sembra, Romolo Vignola e Raffaele Giovine, entrambi espressione di aree civiche. Tre liste per Vignola, appoggiato da ‘Io Firmo per Caserta’, ‘Per’ e ‘Speranza Per Caserta’, due per Giovine, supportato da ‘Caserta Decide’ e ‘VivaCe’. A chiudere il quadro una lista a testa per Ciro Guerriero ed Errico Ronzo, spalleggiati rispettivamente dal gruppo ‘Caserta Kest’è’ e ‘Io Partecipo’. Grande assente dalla competizione elettorale il Movimento 5 Stelle. Un dato importante se si considera che i pentastellati hanno raccolto a Caserta grandi consensi alle Politiche del 2018. Si era parlato, per mesi, di una possibile intesa con Marino e il centrosinistra, un’idea poi naufragata in un nulla di fatto.

LaPresse

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