In aumento i casi di influenza: comincia la fase epidemica

Già oltre 800mila gli italiani colpiti e messi aletto dal virus influenzale, per la maggior parte bambini. Lo rileva l'ultimo bollettino Influnet dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss).

Salute, si contano i danni per l'influenza
Foto LaPresse/Giordan Ambrico

ROMA – E’ iniziata la fase epidemica dell’influenza stagionale. L’incidenza in Italia è infatti pari a 2,78 casi per ogni mille assistiti, superando il valore di 2,74 casi per mille assistiti che è il valore minimo indicato per l’inizio ‘ufficiale’ dell’epidemia. Lo rileva l’ultimo bollettino Influnet dell’Istituto Superiore di Sanità.

Bambini già a letto

Secondo il bollettino, che si riferisce al periodo fino al 9 dicembre, la fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a 6,88 casi per mille assistiti.

I dati ad oggi

Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 168.000 – scrivono gli esperti dell’Iss – per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 814.000 casi. Lombardia, P.A. di Trento, Abruzzo e Molise le Regioni con più alta incidenza”. Il dato riscontrato dell’incidenza “è di 2,78 casi ogni mille assistiti, spiega Antonino Bella. In teoria, ha aggiunto il responsabile del rapporto, la soglia sarebbe superata, ma trattandosi di una differenza così piccola c’è ancora un margine di incertezza. Dal prossimo bollettino si potrà sicuramente parlare di soglia superata”.

Il picco a gennaio 2019

Al momento, segnala il rapporto, l’andamento della curva epidemica è paragonabile a quello della scorsa stagione influenzale, il cui picco si ebbe nelle prime settimane di gennaio. Con ogni probabilità il virus di quest’anno sarà l’AHN1 e il virus B.Dati generali sull’influenza

L’influenza colpisce ogni anno in media l’8% della popolazione italiana. Mantiene un livello intermedio rispetto a quello osservato nella stagione 2005-2006, in cui è stato registrato il minimo storico di attività influenzale (4%), e quello osservato nella stagione 2004-2005, in cui l’incidenza ha raggiunto il massimo livello (12%) dall’avvio della sorveglianza nel 1999.

In base ai dati relativi alle diverse stagioni influenzali, la curva epidemica generalmente raggiunge il picco all’inizio del mese di febbraio. Colpisce soprattutto la popolazione in età pediatrica (0-4 e 5-14 anni), con un’incidenza cumulativa che decresce all’aumentare dell’età (sino a raggiungere il valore minimo negli ultra 64enni).

I sintomi dell’influenza

I sintomi più comuni dell’influenza sono la febbre alta, sopra i 38 gradi, che arriva all’improvviso. Nell’elenco figurano anche i dolori muscolari-articolari e i sintomi respiratori come tosse, congestione nasale e mal di gola. Se questi tre sintomi non si presentano tutti insieme allora non si è di fronte a un caso di influenza. Si tratta piuttosto di infezioni respiratorie acute o sindromi parainfluenzali.

I casi severi e le complicanze dell’influenza sono, tuttavia, più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio. Casi gravi di influenza si possono verificare anche in persone sane, che non rientrano in alcuna delle categorie citate.

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