Catanzaro, carabiniere aggredito durante un arresto: è in prognosi riservata

Un carabiniere della compagnia di Soverato è rimasto ferito nel corso di un arresto per droga

MILANO (LaPresse) – Catanzaro, carabiniere aggredito durante un arresto: è in prognosi riservata. Un carabiniere della compagnia di Soverato è rimasto ferito nel corso di un arresto per droga. E ora si trova all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro dove è stato ricoverato in prognosi riservata. Il militare faceva parte di una pattuglia che ha fermato per un controllo l’auto su cui viaggiava Adriano Larry Rizzo, 27 anni, con precedenti di polizia. Mentre avveniva la perquisizione del veicolo del giovane, sono arrivati la madre ed il fratello, Concetta Battaglia, 50 anni, e Giulio Moreno Rizzo, 26 anni. Che si sono scagliati violentemente contro i militari. Mentre la donna tentava di mettersi alla guida della macchina fermata per sottrarla al controllo, il 26enne ha iniziato a scagliare calci e pugni e ha colpito al volto uno dei carabinieri. Che si è accasciato a terra privo di sensi.

Catanzaro, il 26enne ha provato a far perdere le sue tracce

Dopo l’aggressione il 26enne ha prelevato un involucro dai sedili posteriori dell’auto condotta dal fratello e si è lanciato oltre il margine della strada giù per un dirupo di alcuni metri, riuscendo a far perdere le sue tracce. Nel frattempo altre pattuglie di servizio, allertate, sono giunte sul posto e hanno bloccato la donna e il figlio maggiore. In seguito nell’auto è stato trovato un tirapugni, mentre la perlustrazione dell’area del dirupo, con l’assistenza dei vigili del fuoco, ha permesso ai militari di recuperare l’involucro, contenente mezzo chilo di marijuana.

Dopo la convalida degli arresti da parte del gip, per madre e figlio è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il fuggitivo è stato deferito presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Catanzaro per le ipotesi di reato di violenza e resistenza al pubblico ufficiale e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. Nel 2008 la madre e i due figli ancora minorenni furono arrestati per aver minacciato con un coltello alcuni minorenni della zona. Nel 2017 sono stati tra i protagonisti di una rissa in un parcheggio di Soverato.

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