Centrodestra, Salvini apre a Berlusconi: “Serve fare squadra”. Ma la coalizione è divisa in piazza

Il leader azzurro pungola il leghista che in questo momento ha come obiettivo evidente di mettersi a 'capo' dell'opposizione

in foto Matteo Salvini

ROMA – Timida, ma efficace. Matteo Salvini risponde a Silvio Berlusconi, che dalle pagine del Giornale mette in dubbio il suo attaccamento alla maglia della coalizione. “Non lo capisco più. Non si è quasi mai posto nella prospettiva del centrodestra di governo, né in questo Parlamento, né in vista delle elezioni” tuona il Cav ricordando che la coalizione “è la maggioranza naturale del Paese, e che la via maestra per riportare al governo un centrodestra unito era il voto”.

La coalizione Lega-Forza Italia

Insomma il leader azzurro pungola il leghista che in questo momento ha come obiettivo evidente di mettersi a ‘capo’ dell’opposizione. E in questo piano non può essere considerata l’esclusione di Forza Italia che conta alla Camera 103 deputati e a palazzo Madama 61 senatori. Un bottino a cui l’ex titolare dell’Interno non può rinunciare se davvero vuole rendere ‘difficile’ la vita al Conte bis.

Borgonzoni è la candidata della Lega in Emilia Romagna

“Ciascuno faccia un passo indietro per le sue ambizioni personali di partito e mettiamo davanti la squadra” scandisce Salvini nel suo tour in Emilia Romagna, dove sarà Lucia Borgonzoni la candidata della Lega alla poltrona di governatore, e poi il passo in avanti: “Spero che gli alleati rimangano alleati”. Insomma parole che vengono lette come una “apertura” dall’uomo di Arcore e che potrebbero rappresentare un buon viatico, oltre gli appuntamenti regionali. Il Cav domani sarà a Roma per riunire i gruppi di Forza Italia in vista della fiducia al governo di Giuseppe Conte, e Salvini, che sarà in piazza Montecitorio, ha già confermato un incontro in settimana per definire i candidati alle prossime amministrative.

Salvini apre a Berlusconi

Nessuna porta chiusa, nonostante Berlusconi prosegua sulla linea della battaglia al “sovranismo” perché, è l’avvertimento “la destra non potrà mai vincere, da sola, e se vincesse non sarebbe in grado di governare”. E questo messaggio è indirizzato non solo a Salvini, ma soprattutto a Meloni. La leader di Fdi è la promotrice della protesta a Montecitorio, a cui parteciperà anche Giovanni Toti, che lascerà alle cronache una foto indiscutibile: l’asse sovranista rinvigorito con con Lega e Fdi in piazza e Fi dentro la Camera.

Rapporti freddi tra gli alleati

Non è un mistero che tra gli alleati i rapporti si sono raffreddati da tempo, ma mentre ora è Salvini a richiamare quella ‘unità che fa la forza’, la reazione di Meloni resta gelida. “Se il Conte-bis ricompatterà la coalizione? Questo si vedrà. Posso dire che Fratelli d’Italia è l’unico partito che è rimasto sempre allo stesso posto” stoppa l’ex ministro. Il messaggio arriva forte chiaro, per Meloni la posizione ondivaga degli azzurri non è più accettabile.

Il voto in commissione Ue

Il voto su Ursula von der Leyen prima e su David Sassoli poi (senza dimenticare il patto del Nazareno) vanno dalla parte opposta alle intenzioni di Fdi. A ciò si aggiungono le voci, sempre più rumorose in Parlamento, su un numero imprecisato di responsabili forzisti pronti a fare da àncora di salvezza al governo M5S-Pd. Berlusconi continua a ripeterlo: “Faremo una opposizione ferma, determinata, composta ma netta. E chi aiuta il governo è fuori”. Bisognerà solo aspettare se basterà.

(LaPresse/di Donatella Di Nitto)

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