Cgil, Maurizio Landini eletto segretario generale del sindacato

Foto Fabrizio Corradetti/LaPresse in foto Maurizio Landini

MILANO – Si chiude con una soluzione unitaria l’ascesa di Maurizio Landini alla guida della Cgil. L’ex leader della Fiom, al termine di una giornata contrassegnata da voci di possibili spaccature al fotofinish, è stato eletto in modo pressochè unanime, quale successore di Susanna Camusso. E come suoi vice ha indicato all’assemblea del sindacato riunita a Bari, Vincenzo Colla e Gianna Fracassi, con la stessa Camusso fuori dalla segreteria.


Una soluzione che sembrava tornata in alto mare

Da Bari rimbalzavano infatti i malumori dell’area vicino a Vincenzo Colla sulle voci di una possibile conferma di Susanna Camusso nella segreteria. Conferma smentita dalla stessa segretaria uscente che aveva anche criticato chi “boicotta soluzioni unitarie”.

E nel suo discorso di presentazione all’assemblea Landini ha tracciato i caposaldi della sua segreteria confermando che per affrontare le prossime sfide servirà un sindacato unito e forte.

Primo obiettivo della Cgil targata Landini sarà il contrasto alle scelte del governo in materia di economia, lavoro, fisco. Nel suo intervento Landini ha infatti ribadito che la lotta per i diritti della classe lavoratrice ha bisogno di un’organizzazione unita. Per questo ha sottolineato la necessità di un’organizzazione “unita e forte di democrazia e di partecipazione”.

Landini ha poi sottolineato che nelle prossime settimane tutte le energie della Cgil dovranno essere dedicate ad organizzare la manifestazione unitaria del 9 febbraio con Cisl e Uil.

Una mobilitazione necessaria per cambiare le scelte del governo e la manovra economica che, ha sottolineato, “non interviene sulle cause che impoveriscono e peggiorano il lavoro”. Landini ha poi duramente criticato una società che “mercifica e sfrutta le persone” ripetendo l’impegno a combatterla.

A tagliare corto sulle polemiche e i veleni dei giorni scorsi sono arrivate anche le parole di Vincenzo Colla che ha ribadito che mantenere unita la Cgil “è stata la cosa giusta”, aggiungendo che “tutti insieme ora dobbiamo sostenere l’azione di Landini“. (LaPresse)

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