La Cgil approva mozione pro-Maduro, poi ci ripensa: “Condanniamo azioni violente e repressive”

Ma il documenta votato dal Congresso non approva “l’auto-proclamazione a capo dello Stato del presidente del Parlamento, Juan Guadò”

Photo Lapresse / Stefano Cavicchi 13/04/2017 Brescia Ita Politica maurizio Landini durante il suo intervento a Brescia

Punti di vista, questione di ‘interpretazione’: sembra pro-Maduro la mozione approvata all’unanimità dal congresso Cgil, ma secondo il suo relatore, Sergio Bassoli, non lo è.

Il nuovo corso del sindacato targato Maurizio Landini sembra essere indirizzato al sostegno del presidente ‘spodestato’ del Venezuela. La mozione ‘urgente’ era stata ratificata durante le votazioni per il comitato direttivo e l’assemblea generale.

Il documenta condanna “con estrema fermezza le ingerenze e le pressioni esterne, a partire dall’embargo imposto dagli Usa su farmaci e sistema finanziario” e non considera ingiusto sostenere “l’auto-proclamazione a capo dello Stato del presidente del Parlamento, Juan Guadò”.

Secondo Bassoli, invece, la mozione rappresenta un appello “a tutte le parti in capo per il rispetto dello stato di diritto e per la protezione dei diritti umani”, invitando ad evitare “azioni violente e repressive”.

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