Champions League, il Bayern vince anche a Monaco 2-1. Lazio fuori

Foto AP / Matthias Schrader

ROMA – Resta un Bayern concreto e invincibile, troppo grande e solido da scalare. La Lazio esce dalla Champions League senza neanche provare a scalfire la montagna ma senza neanche fare brutte figure subendo un’altra sconfitta per 2-1 all’Allianz Arena dai campioni d’Europa e del mondo, dando a tratti un’altra lezione di calcio.

Il destino era già segnato. Dopo aver perso la bussola nella gara di d’andata, sotto il peso di un 4-1 compromettente, la trasferta all’Allianz Arena è scivolata via senza troppo ardore e pathos conclusa con un successo dei bavaresi che porta la firma del solito goleador Lewandoswki imbattibile al dischetto al 33′ per atterramento di Goretzka da parte di Muriqi (titolare dal primo minuto) e di Choupo-Moting al 73′.

Parolo, entrato nella ripresa, all’83’ segna la rete che restituisce dignità alla prestazione della Lazio che ha avuto il merito di tenere la partita viva fino alla fine. Inzaghi ha tenuto a riposo Immobile. C’è da pensare al campionato e la Scarpa d’oro ha seguito il match in panchina per essere pronto in vista della trasferta di Udine di domenica prossima. Per la Lazio l’obiettivo è tornare presto di nuovo in Europa e dunque è necessario iniziare un’altra scalata, quella per conquistare uno dei quattro posti utili per ottenere il pass in Champions.

Con l’uscita della Lazio sono tre le italiane fuori agli ottavi dopo Juventus e Atalanta, altro segnale preoccupante che conferma la qualità non troppo esaltante del campionato. Il Bayern ha vinto le ultime cinque gare interne contro squadre italiane, altro dato significativo della forza di questo club che sta dominando da tempo in Europa. Inzaghi schiera la coppia Muriqi-Correa dal 1′, con Escalante a centrocampo in regia con Milinkovic-Savic e Luis Alberto ai lati.

Lazzari sull’out di destra con Marusic che arretra nel terzetto difensivo con Acerbi e Radu. Nei bavaresi assenti Neuer e con Nubel mentre in difesa torna Pavard a destra e a sinistra Hernandez preferito a Davies. Subito in campo Lewandowski e spazio per Muller e Gabry. La Lazio rispetto all’andata appare nei primi minuti meno timorosa e nervosa, più intraprendente e compatta.

La trasmissione della palla appare più veloce ma il Bayern è velenoso, attende l’occasione importante e non ha fretta di gestire il gioco. Ma quando affonda si rende pericoloso: al 13′ Limmich recupera palla sulla trequarti, allarga per Sanè che converge al centro e libera il sinistro con il pallone che sfila oltre il fondo. La Lazio cerca più volte di entrare dentro le linee avversarie ma con il passare dei minuti i bavaresi iniziano a prendere campo e il possesso del gioco: ci prova ancora Sanè che calcia dal limite dell’area ma la conclusione è debole e non inquadra la porta poi è Gnabry a combinare con Mueller ma perde al momento giusto il pallone complice la pressione di Marusic.

La Lazio prova a creare e il Bayern distrugge ogni velleità con assoluta padronanza e dopo mezz’ora la gara si sblocca: sugli sviluppi di un corner Muriqi strattona Goretzka e per l’arbitro romeno non c’è alcun dubbio. Lewandowski dal dischetto non sbaglia e porta il Bayern in vantaggio. Il Match non cambia spartito, i bavaresi continuano a correre con tanto possesso palla accennando ad affondi improvvisi, la Lazio si innervosisce, subisce qualche cartellino giallo di troppo s sfilaccia e manca un po’ di quella grinta e freddezza di inizio partita.

Nella ripresa i ritmi sono ancora più bassi

La Lazio cerca di farsi avanti ma trova sempre davanti un Bayern attento e concreto. Al 52′ lancio telecomandato di Kimmich verso il secondo palo ma c’è l’intervento decisivo di Lulic che in acrobazia anticipa Gnabry. Poi ci prova Pavard al 58 che pesca Muller tra le linee ma il tedesco sbaglia l’imbucata per Lewandowski e l’azione sfuma. Non cambia l’assetto tattico della Lazio dopo i cambi di Inzaghi che mette dentro Parolo per Lazzari e Pereira per Muriqi al fianco di Correa.

La Lazio appare stanca, lenta e con poche soluzioni per fare gol. Correa è il più vivace e tenta con un destro in corsa ma al 73′ il Bayern chiude il match con Choupo-Moting che ricevuta una palla filtrante da Alaba, batte Reina con una conclusione di prima intenzione. La Lazio con Parolo reagisce e segna la rete del 2-1 con il centrocampista al’82’ dando un po’ di vivacità nel finale. Orgoglio laziale nel finale ma fine qui. Resta l’esperienza.(LaPresse)

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