I nomi e il video. Pizzo e armi per il clan dei Casalesi, 13 arresti. L’indagine scattata dopo le scarcerazioni di Reccia e Ucciero

L'operazione della Squadra mobile coordinata dalla Dda di Napoli

Foto LaPresse - Marco Cantile

Blitz anti-camorra nell’Agro aversano. La Squadra mobile di Caserta ha eseguito questa mattina 13 misure cautelari, ordinate dall’ufficio gip di Napoli, tese a colpire soggetti ritenuti vicini al clan dei Casalesi. Al centro dell’attività investigativa, coordinata dalla Procura distrettuale partenopea, diversi episodi estorsive che gli indagati avrebbero commesso facendo leva sulla loro contiguità alla mafia locale alla fine del 2020.

L’indagine ruota intorno alla scarcerazioni di Oreste Reccia (esponente della fazione Schiavone), e Vincenzo Ucciero (capozona di Villa Literno, fratello di Massimo). Attorno alle loro figure si stava riorganizzando militarmente la gang mafiosa. Il lavoro dei poliziotti ha accertato anche la disponibilità di armi degli inquisiti.

Tra gli indagati Luigi Annibale, Remigio e Marco Testa, Raffaele Granata e Mariano Vitolo.

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