Clima, cortei fermi: si sciopera in rete

Gli attivisti di Fridays For Future lanciano la campagna “Climate strike online”

CASERTA – Il Covid-19 non ferma chi lotta per la difesa del nostro Pianeta. Gli attivisti di tutto il mondo, vista l’impossibilità di riunirsi nelle piazze delle varie città per l’emergenza sanitaria in corso, si sono inventati un altro modo per scioperare e chiedere che si adottino le giuste misure per frenare l’inquinamento e quindi il riscaldamento globale. Stiamo parlando del “Digital Strike”, vale a dire uno sciopero online condotto usando l’hashtag #ClimateStrikeOnline.

Una campagna lanciata dal movimento ambientalista “Fridays For Future” con cui si invitano tutti gli attivisti a pubblicare una loro foto con un cartello sui social media usando lo stesso hashtag. “Si tratta di un’azione online inclusiva e priva di rischi per chiedere azione politica sul clima. Chiediamo a tutti coloro che ne hanno la possibilità di partecipare allo sciopero online. Tutti sono invitati a scattarsi una foto con un cartello di protesta e pubblicarlo sui social media usando l’hashtag #ClimateStrikeOnline e taggando il proprio gruppo locale Fridays for Future di riferimento per diffondere il messaggio. Gli organizzatori dei gruppi FFF di vari paesi europei chiedono che tutti i maggiori scioperi per il clima siano rinviati a causa del rischio per la salute attualmente rappresentato dai raduni di massa. Fridays For Future è un movimento pacifico e non vuole infliggere danni diretti o indiretti, né tantomeno perpetuare una crisi”, spiegano gli organizzatori dello strike in rete.

La prima a prendere parte allo sciopero digitale è stata proprio Greta Thunberg, la 17enne svedese che ha dato il via al movimento globale. Prima che l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarasse che il contagio da Coronavirus avesse ormai raggiunto i numeri di una pandemia, l’eco-attivista era stata criticata per aver annunciato che avrebbe preso parte alle manifestazioni organizzate a Parigi e a Grenoble. I suoi stessi seguaci le avevano chiesto di sospendere le manifestazioni, invitandola a una maggiore cautela in questo momento di emergenza nazionale. In seguito poi alle ordinanze dei singoli Paesi, Greta si è vista costretta a rinunciare ai cortei, lanciando però al contempo l’iniziativa dello sciopero da casa utilizzando il supporto di internet, e soprattutto, dei social network, i canali tramite i quali è in continuo collegamento con i suoi fan.

Ora ogni azione è catalizzata contro il contagio del virus che viene dalla Cina. “Fridays For Future sta ascoltando le autorità, la scienza e gli esperti, e in questo momento gli esperti stanno incoraggiando la gente ad evitare le folle e i raduni pubblici” afferma la Thunberg dalla Svezia, e rivolgendosi ai suoi coetanei aggiunge: “Noi giovani siamo i meno colpiti da questo virus, ma è essenziale che agiamo in solidarietà con i più vulnerabili e nel miglior interesse per la nostra società comune”.

A firmare la campagna, gli ‘strikers’ di decine di Paesi: Danimarca, Svezia, Austria, Belgio, Finlandia, Ungheria, Irlanda, Italia, Portogallo, Norvegia, Olanda, Romania, Spagna e Svizzera.

Uniti contro il Coronavirus, sì, tenendo però sempre presente che la difesa del Pianeta è la prima battaglia da condurre. “Anche in tempi come questi, è fondamentale ricordare che la crisi climatica è ancora qui, ed è ben lontana dall’essere risolta. Unitevi a noi nel #ClimateStrikeOnline, per continuare la nostra protesta e ricordare costantemente ai leader mondiali e all’opinione pubblica che siamo sempre qui, e che non ci arrenderemo”.

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