Commissione europea, è il giorno di Ursula Von der Leyen: Lega e grillini pronti a votarla

Dopo la sua ultima ‘arringa’ in cerca dei voti favorevoli nel giro di consultazioni di ieri, per Ursula von der Leyen si profila il giorno della verità. Numeri alla mano dovrebbe essere lei da quest’oggi a presiedere la Commissione europea

Ursula von der Leyen alla conquista di Strasburgo. Martedì voto decisivo

STRASBURGO – E’ il giorno di Ursula Von der Layen, la candidata designata dai capi di Stato alla successione di Jean-Claude Juncker (PPE). Anche Lega e M5S sarebbero orientati a votare a favore e raggiungere così i 374 voti necessari.

La sua ‘arringa’ acchiappavoti

La Von der Leyren dovrebbe godere dell’appoggio dei popolari, socialisti e liberali-centristi – su clima, difesa dello stato di diritto, riforma di Dublino e flessibilità nell’applicazione delle regole del Patto di stabilità.

“Finalmente una donna è stata candidata alla presidenza della Commissione europea – ha detto la politica -. Lo sono grazia a tutti coloro che hanno rotto le barriere e le convenzioni e che hanno costruito una Europa basata sulla pace, unita, e basata sui valori”

Le promesse

“Voglio garantire che in una economia sociale di mercato ogni persona che lavora a tempo pieno possa avere un salario minimo che garantisca una vita dignitosa. Perciò svilupperemo un quadro nel rispetto dei quadri di lavoro. L’opzione ottimale – ha continuato la Von der Layen – è avere contrattazioni collettive con i sindacati perché loro possono adeguare il salario minimo al settore e al comparto. So che ci sono modelli diversi ma dobbiamo creare un quadro generale”.

La ricetta verde per l’Europa

“Presenterò un accordo verde per l’Europa nei primi cento giorni del mio mandato – ha assicurato -. Una delle sfide pressanti è mantenere il pianeta sano. È la più grande responsabilità e opportunità del nostro tempo. Voglio che l’Europa diventi il primo continente climaticamente neutrale entro il 2050 – ha aggiunto la ministra tedesca – Ma per realizzare questo obiettivo dobbiamo compiere passi coraggiosi insieme. Il nostro obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 del 40% entro il 2030 non è sufficiente, è necessario andare oltre puntando a una riduzione delle emissioni del 50% se non 55%”.

Ricerca della coesione

“Noi vogliamo il multilateralismo, il commercio equo e difendiamo un ordine basato sulla legge” ma anche “procedere sullo stile europeo. Ma dobbiamo riscoprire la nostra unità e se siamo uniti dall’interno nessuno ci potrà dividere dall’esterno e allora potremo trasformare le sfide di domani in opportunità”.

Ridurre immigrazione e salvare vite in mare

“Il Mediterraneo – ha aggiunto – è diventato una delle frontiere più letali al mondo, in mare c’è l’obbligo di salvare le vite. L’Ue ha bisogno di frontiere umane, dobbiamo salvare le vite, ma anche dobbiamo ridurre la migrazione irregolare, lottare contro gli scafisti. Per me solamente una cosa è importante, l’Europa va rafforzata e chi la vuole fare fiorire mi avrà dalla sua parte, ma chi vuole indebolire questa Europa troverà in me una dura nemica”.

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