Comunali, Rastrelli: “Ok alle civiche a guida centrodestra”

Comunali, Rastrelli:
Comunali, Rastrelli: "Ok alle civiche a guida centrodestra"

NAPOLI – Il gradimento di Fratelli d’Italia e del premier Giorgia Meloni consentono al centrodestra di vivere una stagione serena, quantomeno a Roma. In Campania la situazione è più complicata, c’è tempo per rafforzarsi e opporsi alla rielezione di Vincenzo De Luca laddove ottenesse il via libera al terzo mandato.  A parlarne con Cronache è il senatore meloniano Sergio Rastrelli.

Il centrodestra al governo ha ritrovato compattezza, qual è il bilancio di questi primi mesi di governo?

Questi mesi sono stati molto impegnativi, anche gravosi in termini di impegno e lavoro, ma devo dire che sono stati anche mesi in cui si è testata la squadra di governo che sta dando risposte concrete e responsabili. In primo luogo il banco di prova per la tenuta della coalizione che è nei provvedimenti varati, primo tra tutti la finanziaria che garantisce la sopravvivenza alle famiglie e impresa, e in secondo luogo le proposte di centrodestra sono così convincenti sulla prospettiva di sviluppo che raccolgono interesse fuori dal perimetro tradizionale. Anche nella percezione dell’opinione pubblica cresce la fiducia nell’attività del governo e del nostro premier Meloni, ma anche nei confronti di Fdi. C’è la percezione del cambiamento di rotta e che le decisioni assunte sono nell’ottica del principio di equità sociale.

Quando dice che il vostro lavoro raccoglie consensi anche fuori dal perimetro della coalizione si riferisce a partiti dell’opposizione? Qualcuno ha manifestato l’interesse a darvi supporto esterno o entrare in maggioranza?

Noi non abbiamo bisogno di consenso esterno, non lo ricerchiamo né a futura memoria si può pensare a maggioranze diverse. Da un lato si respira la compattezza della coalizione, sul fronte opposto assistiamo all’opposizione che si oppone a se stessa, si cannibalizzano a vicenda.

Considerato il gradimento di Fdi, prevedete nuove adesioni in Campania?

Noi abbiamo da tempo manifestato interesse ad essere sempre più attrattivi in termini di proposta politica e di interpretare anche altre sensibilità:non siamo interessati ad una campagna acquisti, ma siamo disponibili a confrontarci con chiunque sposi il progetto politico Fdi. Siccome le prossime scadenze sono territoriali, siamo aperti al tavolo con chiunque rappresenti le istanze territoriali a condizione che vengano declinate con principio politico della responsabilità Fdi.

Alle Amministrative, Lega e Fi potrebbero non avere difficoltà a correre con le civiche rinunciando al simbolo. Per lei dovrebbero esserci solo alleanze ‘destrorse’ o anche spurie?

Io sono difensore strenuo della forza della coalizione e ritengo che il centrodestra così come configurato abbia un’ulteriore forza dirompente che ha già testato. Ha una capacità di coesione che con la trazione di Fdi ha trovato un radicamento più convinto sui territori. Si deve ragionare in termini di centrodestra tradizionale allargato a espressioni qualificate o dinamiche di corpi intermedi e associazionismo, ma sempre nell’ottica della proposta politica.

In Campania il centrodestra fatica a fare opposizione anche a causa dell’indebolimento di Fi condizionato dalla posizione poco chiara di Caldoro e Grimaldi. Non crede questo possa essere un regalo a De Luca?

Più che poco chiare, sono dinamiche complesse. Tuttavia abbiamo la responsabilità che non accada, ma data la proporzione dei numeri, i consiglieri regionali si stanno battendo in condizioni impossibili, quindi plaudo alla capacità di tenere un argine rispetto alla maggioranza che è un coagulo di interessi più che una coalizione politica. Che De Luca rivendichi il terzo mandato e la candidatura eterna è il primo segnale della sua debolezza, nel senso che la sua rete di interessi è tanto evidente ora che ha dovuto sposare la candidatura di Bonaccini soltanto per salvaguardare ancora una volta un partito in estinzione rispetto alle sue esigenze.

De Luca è presente nel dibattito sull’autonomia differenziata, non crede anche lei che la riforma Calderoli possa danneggiare il Sud?

Rivendico che chi teme l’autonomia dei territori, ha portato i nostri territori ad essere periferia dell’impero, chi teme l’abbandono del sud dimentica che la prima forza a livello nazionale è Fdi che fa della coesione nazionale un presupposto essenziale della propria azione politica. Il tema va affrontato con responsabilità e deve rendere le regioni più disagiate, tra cui la nostra, virtuose e farle uscire dal regionalismo malato che ha portato danni e disuguaglianze. D’altronde se dovessi valutare la giunta De Luca su tre parametri fondamentali come rifiuti, sanità e trasporti non capisco con quale impudenza si possa parlare di ulteriore conferma del mandato. Noi saremo i primi garanti e credo sia più perniciosa in termini negativi una figura come quella di Bonaccini che propone forme di autonomia devastante più di quanto non possa essere la proposta Calderoli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome