Confindustria: “Dopo la perdita del 2020, gli investimenti aumenteranno a ritmi elevati”

Il contenuto nel Rapporto di previsione del Centro Studi Confindustria “Liberare il potenziale italiano. Riforme, imprese e lavoro per un rilancio sostenibile”

Carlo Bonomi (Foto Claudio Furlan - LaPresse)

ROMA – “Dopo l’ampia perdita nel 2020 (-9,1%), gli investimenti sono previsti aumentare a ritmi elevati. Nel 2021 del +9,2%, anche se gran parte del recupero è stato già “acquisito” nella seconda parte del 2020. Nel 2022 oltre i valori pre-Covid (+9,7%), grazie al migliore contesto internazionale”. E’ quanto si legge nel Rapporto di previsione del Centro Studi Confindustria “Liberare il potenziale italiano. Riforme, imprese e lavoro per un rilancio sostenibile”.

“Gli investimenti privati saranno frenati dal debito “emergenziale” delle imprese: secondo una simulazione econometrica CSC, un allungamento del rimborso dei debiti avrebbe un impatto positivo sul PIL di +0,3% nel 2021 e di +0,2% nel 2022. Il recupero degli investimenti sarà sostenuto da quelli pubblici, con incrementi del +19% annuo nel 2021-2022, fino al 3,6% del PIL”, aggiunge Confindustria.

(LaPresse)

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