Conte da Juncker si negozia sul 2,04% per evitare la misura di infrazione

Il premier: "Con la nostra proposta non tradiamo gli italiani"

Il Presidente Conte incontra Jean-Claude Juncker
Foto Palazzo Chigi/Filippo Attili/LaPresse

E’ terminato da poco l’incontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, nella sede della Commissione europea. Il premier è fiducioso rispetto all’esito del negoziato e conferma la realizzazione del reddito di cittadinanza e di quota 100.

La proposta del governo pentaleghista

Conte ha illustrato la proposta del governo giallo-verde che prevede il saldo della manovra al 2,04% anziché al 2,4%. “La commissione Ue ha giudicato la nostra proposta significativa – ha spiegato – Questo mi consente di dire che noi non tradiamo la fiducia degli italiani e rispettiamo impegni presi con il reddito cittadinanza e quota 100. Inoltre rispettiamo la platea e gli importi”.

La svolta nella relazione tecnica

Il passo avanti è avvenuto grazie all’illustrazione della relazione tecnica e all’individuazione di nuove risorse. “Abbiamo recuperato alcune risorse finanziarie e le stiamo usando per la negoziazione, dal 2,4% scendiamo al 2,04% di deficit – ha aggiunto Conte – la Commissione ha giudicato questa riformulazione molto significativa e importante. Abbiamo messo sul piatto una proposta seria, confidiamo che il negoziato possa concludersi in modo positivo”.

Il giudizio della Commissione Ue

Per la prima volta dopo diverse settimane di tensione sembra che il governo giallo-verde e l’Ue viaggino sulla stessa lunghezza d’onda. Non c’è da cantare vittoria, ma un passo avanti è stato fatto. “Il presidente Juncker ha ascoltato attentamente Conte e le spiegazioni che ha presentato – così un portavoce della Commissione – Sono stati fatti buoni progressi. La Commissione valuterà ora le proposte ricevute questo pomeriggio. Il lavoro continuerà nei prossimi giorni”.

Il peso della Francia

Il fatto che il presidente francese Emmanuel Macron sia in difficoltà e che si preveda una manovra per la Francia con il deficit al 3% può darsi abbia avuto un peso sull’esito dell’incontro tra Junker e Conte. Ma questo poco importa. “Lavoro per evitare la procedura di infrazione, non mi sarei seduto al tavolo altrimenti, sono molto ambizioso – ha concluso Conte – Mi interessa portare a casa risultato, le variabili più ampie non mi distraggono molto. Confido in una risposta positiva”.

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