Conte ‘snobba’ Zaia e Fontana e scrive direttamente a lombardi e veneti: “L’Autonomia farà bene a tutta l’Italia. A cuore le sorti degli altri 45 milioni di cittadini”

Per Conte placare i governatori è una priorità: nella Lega contano e per tenere in vita il governo c'è bisogno se non del loro sostegno, quantomeno del loro 'silenzio'

Foto Claudio Martinelli/LaPresse7aprile 2019, Verona, ItaliacronacaVinitaly 2019 - VeronaFiereNella foto: il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Vinitlay a VeronaFiere stringe la mano al presidente della regione veneto Luca Zaia insieme al minsitro per l’agricoltura Marco Centinaio

Lo hanno attaccato direttamente, con parole pesanti. Giuseppe Conte, così, ha reagito bypassandoli, quasi snobbandoli, dando spiegazione non a loro, ai governatori Luca Zaia e Attilio Fontana, ma ai cittadini lombardi e veneti.  Lo ha fatto con una lettera ‘aperta’ pubblicata sul Corriere della Sera.

Il premier ha rimarcato che la riforma sulle Autonomie non è un “una bandiera regionale da sventolare”, ma un provvedimento che farà bene a tutta l’Italia. Le richieste delle due Regioni gli stanno a cuore, proprio come gli stanno a cuore “le sorti dei restanti 45 milioni di italiani”.

Prima di stilare la bozza definitiva è comunque disposto ad incontrare Zaia e Fontana, però devono mostrare rispetto per lui e per gli altri ministri. Insomma, basta insulti. Ha tracciato una linea e non ha intenzione di farla oltrepassare. Ha capito che mostrarsi debole rischia di far degenere la situazione politica.

Se gli attriti tra i due vicepremier sembrano essersi affievoliti nelle ultime ore, ad innescare la tensione sono rimasi proprio i governatori di Lombardia e Veneto, che nella Lega contano tanto: Conte sa che frenarli rappresenta una priorità per cercare di tenere in via il governo.

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