“Conti svuotati dalle bollette”

Lapresse-Napolitano
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CASERTA – Attingere ai risparmi di una vita, poco alla volta, consumando l’unica certezza che si ha per il futuro allo scopo di far fronte ai pagamenti del presente: si vuotano i conti corrente dei cittadini casertani, così come quelli delle famiglie italiane, per far fronte ai drammatici aumenti che, dall’energia ai prodotti alimentari, stanno mettendo in ginocchio i nuclei familiari più fragili. Ed è soprattutto l’aumento in bolletta a creare problemi, soprattutto alle famiglie. E’ quanto emerge dal bollettino economico della Banca Centrale Europea. Le famiglie attingono dai loro risparmi per attutire l’impatto che i prezzi più elevati dell’energia hanno sui consumi, dichiarano i ricercatori della Bce. Almeno nel breve periodo, le famiglie riducono sostanzialmente i loro rapporti di risparmio per far fronte all’aumento della spesa per l’energia, sebbene in misura minore se le riserve di liquidità per spese impreviste sono limitate. Insomma: chi ha qualcosa da parte deve spenderlo per pagare le bollette L’analisi è impietosa: a soffrire di più per gli  aumenti sono i nuclei familiari più deboli. Chi guadagna di meno o addirittura non ha fonti di reddito certe deve prelevare sempre di più, fino a prosciugare quei pochi risparmi che aveva in banca o alle Poste. “Con un solo stipendio – a parlare è Angela Iorio e i prezzi in aumento non riusciamo ad andare avanti, bisogna per forza attingere ai risparmi. Soltanto nell’ultimo mese abbiamo dovuto fare diversi prelievi, soltanto per pagare le bollette. Che ormai sono altissime. Sono quasi raddoppiate. Anche fare la spesa è diventato un salasso. Ormai con i soldi a disposizione non riusciamo nemmeno a comprare i prodotti alimentari necessari. Ogni volta è una piccola uscita, dieci o venti euro. Ma nel giro di un anno abbiamo visto i nostri risparmi quasi dimezzati”.

Gli aumenti, a conti fatti, colpiscono in maniera molto più grave le famiglie a reddito basso. I rincari più consistenti, infatti, si hanno su alimentari ed energia. Una delle categorie più a rischio, proprio in relazione al paniere dei beni essenziali, è quello degli anziani. “Pensioni misere per pagare bollette stratosferiche – è il commento di Pietro RivettiIo e mia moglie siamo anziani e in due non prendiamo mille euro dalla previdenza. Sono mesi che andiamo avanti prendendo dal conto, anche per pagare le bollette. Ci sono affitti, bollette e tasse. Prima arrivava un piccolo aiuto con il reddito di cittadinanza. Non molto, circa duecento euro. Ma ci consentivano di pagare almeno le bollette e fare qualche spesa. Oggi dobbiamo spendere quei pochi risparmi che abbiamo. Siamo in difficoltà, con l’acqua alla gola ma il governo non ci aiuta”. Una situazione che è grave per le famiglie con un solo reddito ma assume gli aspetti della tragedia per i lavoratori precari. Perché per una famiglia con un solo stipendio che però non arriva a guadagnare neppure mille euro le soluzioni sono limitate e, in ogni caso, soltanto temporanee. Se non si tratta dei propri risparmi sono i soldi della famiglia quelli che vengono spesi. Soltanto la solidarietà dei genitori tiene a freno la vera e propria diga di povertà che sta minacciando di sommergere l’Italia. “Soltanto tra spesa e bollette – sono le parole di Arianna De Crescenzo se ne va quasi tutta la paga di un mese, il conto corrente è quasi prosciugato. Guadagno soltanto ottocento euro al mese. La metà se ne vanno di affitto e il restante dobbiamo fare la spesa. Ogni volta che arriva un pagamento nuovo dobbiamo attingere dal conto corrente. Le nostre famiglie, più di così, non possono aiutarci”.

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