Conte: “Non ignoro le richieste delle Regioni. Valutiamo la riapertura anticipata di alcuni settori”

“Fino al 17 maggio – ha aggiunto il premier - saranno in vigore le misure contenute nell'ultimo Dpcm. Con il rispetto delle regole sono fiducioso che la curva epidemiologica potrà ulteriormente rallentare in alcuni territori"

Foto Filippo Attili / Palazzo Chigi/LaPresse in foto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in video conferenza

ROMA – “Non ignoro le richieste di alcune Regioni e di alcune particolari categorie di anticipare l’apertura” ha detto il premier Giuseppe Conte: “Ogni giorno ci forniranno i dati aggiornati. Con il rispetto delle regole sono fiducioso che la curva epidemiologica potrà ulteriormente rallentare in alcuni territori. Siamo al lavoro anche per questo, avendo sempre come prioritario l’interesse generale della tutela della salute di tutti i cittadini”

Bene Fase 2

“Gli spostamenti sui mezzi pubblici e il ritorno al lavoro di milioni di persone si stanno svolgendo senza eccessivi disagi – ha sottolineato Conte – È un primo passo incoraggiante, ma non dimentichiamo che la strada è lunga e non dobbiamo mai abbassare la guardia”. Per cui “fino al 17 maggio saranno in vigore le misure contenute nell’ultimo Dpcm”.

Le responsabilità a tempo debito

Conte fa riferimento anche alle accuse partite dalla Casa Bianca alla Cina per avere, secondo gli americani, creato la pandemia: “A tempo debito sarà inevitabile, una volta acquisite tutte le necessarie informazioni, accertare eventuali responsabilità nella gestione della pandemia che a livello internazionale hanno condizionato l’attuale emergenza. Per il momento riteniamo prioritario favorire il più possibile la collaborazione internazionale quale strumento fondamentale per sconfiggere il virus e per tutelare la salute globale. L’Italia – ha concluso – crede molto in questa possibilità di cooperazione ed è pronta a dare il suo contributo, come stiamo già facendo nel quadro dell’Alleanza globale contro il Coronavirus e come certamente intendiamo fare al meglio nell’esercizio della nostra prossima Presidenza del G20”.

Errori riconosciuti

“L’Unione europea sta dando prova in queste settimane di aver compreso gli errori del passato. Anche in riferimento all’inizio della pandemia, quando l’Italia si è ritrovata sola. Sono fiducioso – ha concluso il premier – che tanto nella risposta economica quanto nella lotta al Covid-19 l’Europa saprà essere all’altezza di questa sfida storica”.

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