Coronavirus, dal 4 maggio in Veneto linee guida per prevenire i contagi. Zaia: “investiamo sulla messa in sicurezza”.

“Lo dico subito e in maniera trasparente – ha specificato il governatore del Veneto, Luca Zaia - stiamo lavorando per fissare in maniera plastica un numero di ricoverati e delle terapie intensive, perché se lo raggiungiamo si torna a chiudere”

VERONA – “Dal 4 maggio in Veneto linee guida per prevenire i contagi. Tamponi obbligatori per chi si ricovera o deve programmare un intervento chirurgico, visite solo a una persona per volta, mantenimento del pre-triage al pronto soccorso”. Lo ha detto il governatore Luca Zaia che ha aggiunto: “Non ci sono alternative, non vorrei che qualcuno si faccia l’idea che è tutto finito. Lo dico subito e in maniera trasparente: stiamo lavorando per fissare in maniera plastica un numero di ricoverati e delle terapie intensive, perché se lo raggiungiamo si torna a chiudere. Non ci sono alternative – ha aggiunto Zaia – non vorrei che qualcuno si faccia l’idea che è tutto finito”.

Investire in sicurezza

“E’ possibile affrontare la riapertura, ma investiamo sulla messa in sicurezza dei cittadini, e soprattutto la mascherina è imprescindibile perché metti in sicurezza la tua salute, metti in sicurezza la salute degli altri, e se non te la metti avremo ricadute e dovremo riprendere in mano le chiusure. Intanto – ha continuato – c’è l’obbligo di mascherina a tutti gli ingressi. Prego i cittadini di valutare fino in fondo il fatto che l’ospedale è il luogo nel quale i virus e i batteri sono più presenti, e così si va da soli a trovare parenti. Il luogo di cura è sacro, dobbiamo mettere in sicurezza la salute dei pazienti che sono i più esposti al virus”.

Il piano

“Abbiamo un piano di rafforzamento che per la fine dell’estate ci porterà a fare 30 mila tamponi al giorno, Se ci riusciamo andiamo anche oltre i 30 mila, avremo alcune sorprese. E’ previsto che nel giro di 15-20 giorni vi sia un ripasso per tutti gli ospedali e le case di risposo, in alcune purtroppo la raccolta di positivi non è cessata. Il tampone ‘becca’ la positività già al sesto-settimo giorno, il test rapido dall’11esimo giorno”.

Fake news

“Girano su Whatsapp audio imbarazzanti – ha sottolineato Zaia – C’è chi dice che le pompe funebri segnano tutti i morti come Coronavirus. E’ gravissimo diffondere messaggi così, che creano inquietudine. Intanto le pompe funebri non fanno classificazione dei morti. Non esiste che si dica che chi muore per un incidente stradale muore di Coronavirus, le nostre classificazioni seguono parametri tecnico-legali su indicazioni dell’Oms. Siamo l’unico Paese e Regione che diffondono bollettini ogni giorno. Non mi risulta che lo facciano ovunque; non si venga a chiedere trasparenza, e poi quando ti diamo i numeri si dica che servono solo per fare bollettini”.

LaPresse

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