De Magistris: “Pronti alla chiusura delle scuole comunali di Napoli”

"Giunge un forte malcontento dal mondo della scuola in relazione alla difficoltà ad interpretare il nuovo dpcm di ieri con riferimento ai propri compiti in questo difficile momento: sinora le scuole pur nella sospensione delle attività didattiche sono rimaste aperte garantendo modalità di lavoro agile nei limiti del possibile, favorendo la didattica a distanza e tenendo in servizio un contingente di collaboratori scolastici."

Foto Fabio Sasso/LaPresse

ROMA – “Giunge un forte malcontento dal mondo della scuola in relazione alla difficoltà ad interpretare il nuovo dpcm di ieri con riferimento ai propri compiti in questo difficile momento: sinora le scuole pur nella sospensione delle attività didattiche sono rimaste aperte garantendo modalità di lavoro agile nei limiti del possibile, favorendo la didattica a distanza e tenendo in servizio un contingente di collaboratori scolastici. Le scuole hanno senso dello Stato e rappresentano il suo volto migliore”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “Ma come amministrazione, non potendo agire con provvedimenti ulteriori sul comparto delle scuole statali , riteniamo di appoggiare la richiesta che viene rivolta dai dirigenti scolastici al Ministero e al Governo di porre fine alla mobilità di migliaia di cittadini senza motivo perchè essa ci appare in linea con il DPCM: sia data la possibilità ai Dirigenti stessi di poter gestire da remoto le incombenze amministrative indifferibili – laddove ve ne siano – e di utilizzare lo strumento della reperibilità per tutte le necessità che dovessero sopraggiungere, tenendo presente che la DAD (didattica a distanza) in generale già non sta coinvolgendo “fisicamente” le sedi scolastiche”.


“La mobilità di migliaia di persone che devono raggiungere il posto di lavoro, semmai da altro Comune, senza motivi urgenti e indifferibili, ci appare non in linea con il provvedimento del Presidente del Consiglio. Per le scuole comunali predisporremo, nelle prossime ore, provvedimento per la chiusura cosi da delimitare gli spostamenti e evitare di tenere aperti luoghi nei quali non vi siano utenti e attività non differibili”.

LaPresse

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