Da domani via alla Fase 2. Tornano al lavoro più di 4 milioni di persone. Sì alle attività all’aperto

Non si può uscire dalla propria regione. Resteranno ancora chiuse le seconde case

ROMA – Domani si parte, via alla Fase 2. Tra incertezze e perplessità sta per scattare l’ora X. Da domattina riprendono a pieno regime attività come manifattura, commercio all’ingrosso legato ai settori in attività che vanno da tessile e moda, ad automotive e fabbricazione di mobili, oltre che il settore delle costruzioni. Riaprono anche le concessionarie d’auto.

Si torna al lavoro, ma non per tutti

Si torna al lavoro, dunque: da domani mattina saranno più di 4 milioni le persone che riprenderanno il loro posto di lavoro, mentre più di 2 milioni resteranno a casa e proseguiranno con lo smart working.

Visite ai congiunti, no ad amici

Con la Fese 2 si apre la possibilità di poter far visita ai congiunti, ovvero “i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge). Escluse invece le visite ad amici.

Via alle attività all’aperto

Via libera anche all’attività motoria che può svolgersi anche lontano da casa oltre che nei parchi, ma sempre con le dovute distanze di sicurezza di 2 metri, restano vietati gli assembramenti. Spazio ai bambini nei parchi e nelle ville, dove però restano chiuse le aree giochi. Sì agli spostamenti in auto in auto o bus per andare a correre. Ripartono anche gli allenamenti individuali degli atleti, mentre restano ancora in congelatore quelli di squadra. Dpcm prevede sempre e comunque l’utilizzo di mascherine sia nei luoghi accessibili al pubblico, sia sui mezzi di trasporto.

Vige ancora il divieto di uscire dalla propria regione così come quello di recarsi nelle seconde case. Dovrebbero allentarsi gli obblighi di autocertificazione, ripartono gli esami universitari e le sedute di laurea sempre però nel rispetto delle norme di sicurezza. Riaprono anche i concessionari d’auto.

Il test

Questa settimana servirà anche da test per capire se dal prossimo 18 maggio si potrà riaprire di più in alcune Regioni e se al contrario in singole aree del Paese dovrà tornare il lockdown. Forse in zone a basso rischio contagio riapriranno prima centri di estetica, di barberia e di ristoro. Ma è ancora tutto da stabilire. Via ad esami universitari e sedute di laurea sempre però mantenendo le dovute distanze di sicurezza. Riaprono anche attività di restauro e laboratori e tirocini universitari.

Sì ai funerali

Si possono celebrare i funerali ma con un massimo di 15 persone al seguito della salma e sempre con obbligo di mascherina, e si può andare nei cimiteri a a far visita ai defunti. Ancora out le scuole, ma riaprono i centri diurni per i disabili e a giugno forse anche asili nido e centri estivi. Ancore serrande abbassate fino al 18 giugno per negozi al dettaglio, parrucchieri e barbieri, ristoranti e bar. La novità è che dal 4 maggio è permessa non solo la consegna di cibo a domicilio ma anche il take away.

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