Coronavirus, Fontana: “Roma non capisce, non saremo impreparati al peggio”

Le parole del presidente della Lombardia

Foto Claudio Furlan - LaPresse in foto Attilio Fontana

MILANO – “Credo che ci sia una percezione sbagliatissima a Roma e non solo. Sentivo in tv un medico di Genova, faceva i discorsi di chi non ha coscienza di cosa succede, perché la situazione è oggettivamente gravissima, il virus è subdolo, scompare e ricompare e colpisce duro. Siamo agli sgoccioli dei letti per la terapia intensiva, l’assessore mi dice che sono poche decine”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in un’intervista a ‘la Repubblica’.

“Per questo – sottolinea – noi avevamo fatto alla Protezione civile una proposta e ci avevano appoggiato. Loro avrebbero recuperato personale e ventilatori, noi i locali preparati come un reparto ospedaliero. Abbiamo già il progetto di massima al Padiglione 1 e 2 della Fiera. Ora non è colpa di nessuno se i ventilatori non si trovano e i medici mancano…”. I lavori nei padiglioni della Fiera stanno continuando? “Stiamo cercando di andare avanti lo stesso – sottolinea il governatore – e ho chiamato Guido Bertolaso, l’ex capo della Protezione civile ai tempi del terremoto.

Sì, c’è stata polemica in passato, ma mi fido di lui, sarà il nostro consulente e ci aiuterà con i suoi contatti in tutto il mondo a realizzare questo ospedale da campo dedicato alle terapie intensive”. Poi una precisazione: “Non intendo fare politica con questo evento e non intendo fare polemiche né con il governo, né con la Protezione civile. Il fatto è che a dispetto di ogni difficoltà noi non vogliamo trovarci impreparati di fronte al peggio”.

(LaPresse)

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