Coronavirus, quasi 170mila i casi totali. Oggi record di tamponi

Il bollettino quotidiano diramato dalla Protezione civile

Foto Claudio Furlan - LaPresse

ROMA – Sono 168.941 i casi totali di persone risultate positive al coronavirus in Italia. L’incremento rispetto alle ultime 24 ore è di 3.786. Il numero comprende anche il dato dei deceduti e dei guariti. 1.189 in più le persone attualmente positive al coronavirus in Italia. Il dato complessivo degli attualmente positivi è di 106.607. Sono 60.999 i tamponi per ricerca del coronavirus effettuati in Italia nelle ultime 24 ore. Si tratta del dato più alto dall’inizio dell’epidemia. Il totale dei tamponi è di 1.178.403. Sono 293 le persone in terapia intensiva in Italia. Rispetto alle ultime 24 ore si registra un decremento di 143 unità. E’ il numero più basso di persone ricoverate dal 21 marzo. Scende anche il numero dei ricoverati con sintomi che passa da 27.643 a 26.893. Sono 525 le persone decedute nelle ultime 24 ore in Italia positive al coronavirus. Il totale è di 22.170.

Riapertura e patente d’immunità

“Oggi non ci sono le basi tecnico scientifiche per un patentino di immunità” al Coronavirus. E’ quanto sostiene Silvio Brusaferro, direttore dell’Istituto superiore di sanità durante la conferenza stampa presso la protezione civile. “Sulle riaperture il Comitato tecnico scientifico sta analizzando le varie opzioni. Il faro guida per nei è che ‘R con zero’ resti sotto l’1”.

Il 90% degli italiani non è venuto in contatto con il Covid

Prosegue Brusaferro: “Oggi stimiamo che oltre il 90% degli italiani non è venuto in contatto con il virus Covid-19. Se non siamo molto attenti la circolazione del virus può riprendere in maniera più intensa”. Secondo Brusaferro “il 90% è una stima approssimata, potrebbe scendere all’85% in Lombardia. Vuol dire che la larghissima parte è ancora suscettibile e l’immunità di gregge si ha quando il 70-80% delle persone è entrato in contatto con un virus”.

L’importanza del vaccino anti-influenzale

“Quando ci sarà il vaccino dovrà essere efficace e bisognerà avere le dosi necessarie per proteggere tutta la popolazione”. Lo dice il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, in conferenza stampa. Lo scienziato parla anche della vaccinazione anti influenzale che “l’anno prossima diventa ancora più importante. Dobbiamo fare in modo che la più grande parte possibile della popolazione sia coperta”.

(LaPresse)

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