Covid: balzo contagi, 83.555 in 24 ore. Su i ricoveri con 3% delle terapie intensive occupate

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse Coronavirus, Nella foto: Arnaldo Caruso, Presidente Società Italiana di Virologia

ROMA – Il Covid torna a correre, con un balzo nei contagi, che salgono di 83.555 in 24 ore. Il caldo non ferma il virus anche se, grazie a una campagna vaccinale da oltre 138 milioni di dosi, la percentuale di decessi resta bassa rispetto alle ondate precedenti, con 69 pazienti morti in un giorno.

Di impennata “inattesa” parla Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia, che evidenzia come i sintomi siano perlopiù lievi o comunque quasi sempre gestibili senza ricorrere al ricovero ospedaliero.

Chi rischia di più sono anziani e persone fragili, che rappresentano la quasi totalità dei ricoverati.

Anche nel Lazio i contagi continuano a salire, con 11 mila nuovi casi in un giorno, fa sapere l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, che ricorda “l’importanza per gli over 80 e le categorie fragili over 60 di fare la quarta dose e non rinviarla”, e ribadisce “l’importanza, per coloro che soffrono di patologie e comorbilità, di richiedere al proprio medico la somministrazione di anticorpi monoclonali o antivirali nelle prime 48h dalla positività”.

Le ospedalizzazioni salgono da nord a sud: secondo i dati forniti dal ministero della Salute 6.035 persone sono ricoverate in area medica (162 in più in 24 ore) e 237 in terapia intensiva (3 in più di ieri con 40 nuovi ingressi).

L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali segna una risalita del tasso di occupazione delle terapie intensive che raggiunge il 3%, con un aumento dell’1%. I dati restano sotto la soglia di criticità, ma in aumento rispetto a una sostanziale stabilità delle settimane precedenti.

“Allarmare la gente oggi sui numeri senza parlare di persone e di quadri clinici è sbagliato”, scrive su Twitter Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova, secondo il quale “se possiamo convivere con un virus che è diverso per le sue conseguenze è solo soprattutto grazie ai vaccini che permettono di non avere forme gravi e mortali”.

L’emergenza Covid è finita nonostante l’ennesima corsa del virus, che fa registrare, da settimane, tassi di positività costantemente a due cifre e che in alcune regioni si avvicinano al 25%. Ma il viaggio verso la normalità prosegue e, proprio nel pieno della nuova ondata, c’è chi spinge affinchè vengano effettuati ulteriori passi, come il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che invita a rivedere la norma sull’isolamento dei positivi asintomatici.(LaPresse)

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