Covid, botte ad un negoziante che negò l’accesso perché senza mascherina: 3 arresti

Operazione dei Carabinieri

Foto Ufficio stampa Carabinieri/LaPresse

ROMA – Sono stati arrestati i tre aggressori del negoziante che, a Roma, impedì loro l’ingresso nel suo esercizio commerciale perché senza mascherina. I carabinieri della stazione Roma Porta Portese hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 3 persone – un romano di 44 anni, una donna originaria della provincia di Avellino, nella Capitale senza fissa dimora, di 30 anni e un cittadino afghano di 30 anni, tutti con precedenti – accusati, a vario titolo, dei reati di rapina aggravata in concorso, lesioni personali aggravate in concorso e porto abusivo di armi. Un quarto soggetto, loro complice, è attivamente ricercato.

Lo scorso 23 giugno, un gruppo di persone entrò, senza indossare le mascherine previste dalla normativa anti Covid-19, in un negozio di elettronica in Circonvallazione Gianicolense, di proprietà di un cittadino cinese di 33 anni.

Il titolare, in quel momento in compagnia della moglie e dei figli di 3 e 7 anni, invitò i clienti a indossare le mascherine, istanza sin da subito rigettata dal gruppo e ne nacque una veemente discussione, condita da insulti e minacce ai danni del titolare dell’esercizio commerciale.

Dopo pochi minuti, la comitiva si allontanò dal negozio senza creare ulteriori problemi, ma alla chiusura dell’esercizio, quando il negoziante con la famiglia andò a recuperare la sua auto in piazzale Flavio Biondo, fu nuovamente affrontato, prima da una donna, spalleggiata dagli altri membri del gruppo, intenzionata a vendicarsi del presunto torto subìto in precedenza nel negozio.

(LaPresse)

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