Covid, Garavaglia: “Il Cts sia più ‘morbido’, per ripartire serve serenità”

L'intervento del ministro del Turismo

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto: Massimo Garavaglia

ROMA – “Spero che il Cts prenda atto della consapevolezza che questa situazione sta diventando endemica e che con il Covid bisogna imparare a conviverci. Serve un miglioramento del clima, una riduzione dell’ansia: abbiamo bisogno di serenità”. Così il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, in un’intervista a ‘La Repubblica’.

“Avere un approccio più sereno non vuol dire nascondere i dare, ma dare i dati giusti, in maniera corretta”, conclude.

Il Cts “ascolti le Regioni, che stanno in prima linea, sono le antenne del territorio”, andando “verso una riduzione della burocrazia inutile”. Così il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, in un’intervista a ‘La Repubblica’, nella giornata in cui il Comitato tecnico scientifico si riunisce per esaminare il nuovo protocollo anti-Covid.

Solo con un clima “meno ossessivo” si può andare verso “una ripartenza il più veloce possibile”, perché “il vero sostegno è far fatturare le aziende”, conclude Garavaglia che si augura che oggi “il Cts apra nuovi corridoi per consentire ai tour operator e alle agenzie di viaggi di poter lavorare, almeno in parte”.

(LaPresse)

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