Covid: in Italia 2,5 milioni attualmente positivi. Sileri: stretta alleggerita presto con Omicron

Diminuiscono i contagi delle 24 ore ma non cala la preoccupazione in Italia.

TORINO – Diminuiscono i contagi delle 24 ore ma non cala la preoccupazione in Italia. A fronte di 149.512 nuovi casi (oltre 30mila in meno rispetto al giorno precedente) e 927.846 tamponi (ieri erano stati 1,2 milioni) il tasso di positività sale al 16,1% (+1,3% rispetto a sabato). Sfonda quota 2,5 milioni il numero degli attualmente positivi, che secondo il ministero della Salute, sono 2.548.857, oltre 78mila in più. Per quanto riguarda la pressione ospedaliera, il saldo giornaliero è di +349 ricoveri in area medica e +14 in terapia intensiva con 128 ingressi. Attualmente i ricoverati con sintomi sono 18.719, mentre in terapia intensiva si trovano 1.691 pazienti. In calo i decessi: 248 nelle ultime 24 ore, 60 in meno se paragonati ai 308 decessi di sabato. In totale nel paese si contano 8.706.915 contagi e 141.104 decessi.

Osservata speciale, ancora una volta, è Omicron. La variante raggiungerà tutti, “non c’è scampo. Non c’è dubbio che entro la fine del 2022, salvo che arrivi un’altra variante, quasi tutta la popolazione avrà incontrato questa”, prevede il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, precisando che “chi è vaccinato avrà influenza o nulla. Chi non lo è ha più rischi di andare in ospedale o peggio, in terapia intensiva”. Ciò che è sicuro è che “dovremo convivere con il virus che sarà la variante dominante del Covid, non so se sarà la omicron, contro cui dovremmo vaccinarci. Ogni quanto ce lo dirà la scienza”. Uno spiraglio però si intravede all’orizzonte: “Il nuovo virus – spiega Sileri – non è semplice influenza, ma le regole verranno modificate e alleggerite molto presto. Vediamo come vanno i contagi: c’è una distinzione tra positivo e malato, con la nuova variante si può fare con facilità. I positivi non sono malati, e se le persone sono vaccinate il virus può essere più leggero”. Secondo il direttore per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità, Hans Kluge, l’Italia “si sta avvicinando moltissimo al picco di Omicron”. E plaude alla gestione della pandemia: la strada “seguita dall’Italia è quella giusta: vaccinazione con terza dose, mascherine, monitoraggio e accesso a farmaci antivirali”. A questo proposito, stando agli ultimi dati sono quasi 120mila, 119.840.779 per la precisione, le dosi di vaccino somministrate a livello nazionale, di cui 26.626.304 ‘booster’. Al momento l’ipotesi di una quarta inoculazione sembra accantonata. “La terza dose protegge molto bene dalla malattia grave, se ne sta studiando la durata ed è presto per parlare della quarta”, sottolinea il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.

LaPresse

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