Rigopiano, 5 anni senza verità: parenti delle vittime chiedono giustizia

Saranno commemorate martedì le vittime dell'hotel Rigopiano di Farindola, nel pescarese, tragedia nel quale morirono 29 persone intrappolate nel resort distrutto da una valanga il 18 gennaio 2017.

Rigopiano foto Gianluca Fortunato / LaPresse

PESCARA – Saranno commemorate martedì le vittime dell’hotel Rigopiano di Farindola, nel pescarese, tragedia nel quale morirono 29 persone intrappolate nel resort distrutto da una valanga il 18 gennaio 2017. In cerca di giustizia i familiari delle vittime: “5 anni trascorsi da una strage senza verità”, come ha dichiarato Marcello Martella padre di Cecilia, 24enne, una delle vittime. Sono 25 gli imputati nel processo penale, in corso, riunito al procedimento per depistaggio che vede altri 5 imputati. “La speranza è che prima possibile si giunga almeno alla sentenza di primo grado, la prescrizione incombe”, ha ricordato Gianluca Tanda fratello di Marco, altra vittima. Nel pomeriggio di martedì per ricordare le vittime sono previste una fiaccolata, una messa al termine della quale saranno scanditi i nomi delle vittime con rintocchi di campana. Il 18 gennaio 2017 nell’albergo a Rigopiano erano bloccate dalla neve 40 persone, tra queste 4 bambini. Alle 17 una valanga sfondò l’edificio trascinandolo per 10 metri. Il mattino seguente, lo scenario che si parò innanzi ai primi soccorritori era agghiacciante: 29 morti. Claudio Baldini e Sara Angelozzi 40enni di Atri, Luciano Caporale 54enne e la moglie Silvana Angelucci 46enne di Castel Frentano (Chieti), Valentina Cicioni 32enne di Monterotondo (Roma), salvo il marito Giampaolo Matrone; Sebastiano di Carlo 49enne e la moglie Nadia Acconciamessa 47enne, salvo il figlio Edoardo. Domenico di Michelangelo 41enne e la moglie Marina Serraiocco 36enne di Osimo, salvo il figlio Samuel; Piero Di Pietro 53enne la moglie Rosa Barbara Nobilio 51enne di Loreto Aprutino (Pescara); Stefano Feniello 28enne di Valva (Campania) salva la fidanzata Francesca Bronzi;Marco Tanda 25enne di Macerata e la fidanzata Jessica Tinari 24enne di Vasto (Chieti); Foresta Tobia 60enne e la moglie 50enne Bianca Iudicone di Montesilvano (Pescara); Marco Vagnarelli 44enne e la compagna Paola Tommasini 46enne di Castignano (Ascoli). Le vittime tra i lavoratori dell’albergo, il proprietario Roberto Del Rosso 53enne, Alessandro Giancaterino 42enne del posto; Alessandro Riccetti 33enne di Terni; Emanuele Bonifazi 32enne di Pioraco (Macerata); Gabriele D’Angelo 31enne di Penne (Pescara); Ilaria De Biase 22enni di Chieti; Marinella Colangeli 32enne di Farindola, Cecilia Martella e Linda Salzetta 31enne del posto, salvo il fratello Fabio. Luana Biferi 30enne di Bisenti (Teramo) e Dame Faye 30enne senegalese.

“I familiari delle vittime hanno perso fiducia nel sistema giudiziario italiano ed il sottoscritto, come avvocato, purtroppo non ha argomenti per contrastare questo sentimento”, spiega l’avvocato di parte civile, Romolo Reboa, che difende alcune famiglie. “Cosa c’era dietro l’hotel Rigopiano per la vita economica e politica abruzzese rimarrà sepolto sotto le macerie provocate dalla neve”, continua.

LaPresse

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