Covid: la Cambogia lancia la somministrazione della quarta dose per i gruppi a rischio

La Cambogia ha avviato la somministrazione delle quarte dosi di vaccino contro il coronavirus in risposta alla diffusione della variante Omicron: al momento potranno ricevere la quarta dose i gruppi ad alto rischio, staff medico di prima linea e membri delle forze armate

AP Photo/Heng Sinith

PHNOM PENH (Cambogia) – Covid: la Cambogia lancia la somministrazione della quarta dose per i gruppi a rischio. La Cambogia ha avviato la somministrazione delle quarte dosi di vaccino contro il coronavirus in risposta alla diffusione della variante Omicron: al momento potranno ricevere la quarta dose i gruppi ad alto rischio, staff medico di prima linea e membri delle forze armate. Oggi sono stati vaccinati anche alcuni membri del governo, fra cui il primo ministro Hun Sen, che ha lanciato un appello a tutti i cambogiani a vaccinarsi in modo completo, terza dose inclusa, dicendo che è l’unico modo per garantire alle loro famiglie di essere al sicuro dal Covid-19. La campagna per le terze dosi è ancora in corso.

Secondo i dati del governo, circa il 90% dei 16 milioni di cambogiani ha ricevuto almeno una dose di vaccino contro il coronavirus, oltre l’85% ha ricevuto una seconda dose e oltre il 27% anche la terza dose. Grazie in gran parte alle donazioni della Cina, stretto alleato, la Cambogia ha ricevuto scorte di vaccini sufficienti anche per mandarle ad altri Paesi asiatici in difficoltà, ma i vaccini cinesi Sinovac e Sinopharm sono risultati meno efficaci rispetto agli altri contro la variante Omicron, specialmente con il passare del tempo, dunque per il quarto round di vaccinazioni di gruppi prioritari la Cambogia sta usando le forniture più limitate del vaccino di Pfizer. La vicina Thailandia, che come la Cambogia nelle prime fasi della campagna vaccinale ha fatto affidamento in gran parte sui vaccini cinesi, la scorsa settimana ha annunciato che le quarte dosi verranno somministrate a personale medico che abbia ricevuto la terza dose almeno tre mesi fa.

(LaPresse/AP)

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