CANBERRA – L’Australia affronta vari cluster di Covid-19 in tutto il Paese, in quella che alcuni esperti hanno descritto come la fase più pericolosa della pandemia nella nazione. Sydney e Darwin sono state poste in lockdown; Perth, ha reso obbligatorie le mascherine per tre giorni e ha avvertito che potrebbe imporre un blocco, dopo che un residente è risultato positivo dopo aver visitato Sydney più di una settimana fa. Brisbane e Canberra hanno reso, o renderanno presto, obbligatorio indossare le mascherine. Il South Australia ha annunciato da martedì nuove restrizioni in tutto lo Stato. L’Australia ha avuto un discreto successo nel contenere i cluster durante la pandemia, registrando meno di 31mila casi in totale,ma i nuovi cluster hanno evidenziato la lenta diffusione del vaccino nella nazione con solo il 5% della popolazione completamente vaccinata. La maggior parte dei nuovi casi deriva da un autista di limousine di Sydney, risultato positivo il 16 giugno alla variante Delta, che non era vaccinato e non indossava mascherina, e si sospetta sia stato infettato trasportando un equipaggio aereo straniero dall’aeroporto. Il New South Wales ha riportato 18 nuovi casi nelle ultime 24 ore, dato inferiore ai 30 casi registrati domenica e 29 sabato.
Il consigliere per le politiche sanitarie Bill Bowtell ha commentato: “Stiamo affrontando la crisi più grave nella pandemia dai primi giorni di febbraio-marzo dello scorso anno”. La crisi ha anche evidenziato i pericoli posti dalla quarantena negli hotel, che è la fonte della maggior parte dei casi di diffusione del virus a livello comunitario. Tra i casi, quello di un minatore contagiato dalla Delta in albergo, che poi nel Queensland ha infettato almeno sei persone: le autorità tentano di rintracciare 900 minatori in tutto il Paese che avrebbero potuto essere stati infettati. Il governo del Queensland ha intanto chiesto al governo federale di inasprire le già dure restrizioni alle frontiere, per ridurre il numero di viaggiatori che arrivano in Australia.
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