Covid, salgono contagi e decessi. Agenas lancia l’allarme in Sardegna: intensive all’11%

Cala il tasso di positività che si attesta al 2,2%

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

MILANO – Aumentano i nuovi casi di contagi e sale il numero delle vittime: nelle ultime 24 ore sono stati accertati, in Italia, 5.237 positivi e 54 morti. Con 238.073 tamponi processati, secondo quanto riporta il bollettino del Ministero della Salute, cala il tasso di positività che si attesta al 2,2%.

Aumentano anche i ricoveri: nelle terapie intensive, nelle ultime 24 ore, ci sono 19 pazienti in più per un totale di 423. Balzo anche per i ricoveri in reparto a +138 per un complessivo di 3.472. Il dato nazionale, riferito da Agenas, vede in aumento le terapie intensive a 5% (+1%) e i ricoveri al 6%. E l’Agenas lancia l’allarme per la Sardegna che supera il primo livello di guardia, fissato al 10% in base ai nuovi paraemetri, con l’11% dei posti occupati. Anche in Sicilia aumentano i ricoveri nei reparti ordinari. Secondo quanto riportato da Agenas, i posti letto in area non critica, in Sicilia, sono al 16%. Anche in questo caso, 1 punto percentuale oltre la soglia del 15% fissato dai nuovi parametri. L’occupazione dei posti letto, per l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, è “il risultato della mancata vaccinazione”.

Nel giorno in cui aumentano contagi, decessi e ricoveri, in alcuni casi oltre la soglia di allerta, i sindacati chiedono chiarezza al Governo sul green pass per entrare nelle mense e dicono ‘No’ a scelte che appaiono unilaterali da parte delle aziende che mettono in discussione l’accesso per chi è sprovvisto di certificazione. Fim- Fiom-Uilm ritengono “inaccettabile la mancanza di chiarezza normativa e la confusione generata dalla comunicazione governativa in assenza di provvedimenti chiari, con il rischio di generare contenziosi, discriminazioni, differenze di trattamento su materie cosi delicate”.

I sindacati lamentano che alcune “imprese nazionali e multinazionali stanno procedendo senza confronto con iniziative unilaterali su un punto fondamentale per le lavoratrici ed i lavoratori: il diritto alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e l’accesso alle mense”. E mettono in chiaro di non essere “disposti ad accettare” ciò che, dal loro punto di vista, appare una “disparità di trattamento fra luoghi di lavoro e mense”.

“Alle iniziative unilaterali delle imprese – fanno sapere i sidnacati – rispondiamo con la richiesta di convocare i comitati Covid in ogni azienda. Ora è il momento della chiarezza verso le lavoratrici e i lavoratori, il Governo agisca subito prima che la situazione diventi incontrollabile”.

Fim Fiom e Uilm “condividono l’obiettivo di completare la campagna vaccinale e di continuare a garantire sicurezza nei luoghi di lavoro, ma ritengono queste iniziative in contrasto con lo spirito di confronto e partecipazione che durante la prima fase della pandemia ha determinato la scrittura di protocolli nazionali e aziendali utili a ridurre il rischio di contagio da Covid-19 nei luoghi di lavoro”.

(LaPresse)

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